E adesso parliamo di Berta!
Come Zac ci ha già accennato
nel post precedente lei è stata adottata l’estate scorsa dalla sua amica Ester.
Quello che conosciamo
riguardo alla sua storia prima dell’adozione è che Berta ha vissuto per qualche
mese in strada aspettando sempre nel solito posto quell’essere (difficile da
definire persona o animale) che così vigliaccamente l’ha scaricata da una
macchina.
Una volta accolta dalla nuova
famiglia Berta è riuscita ad inserirsi molto bene con le altre due cagnoline
(Stella e Louise) assumendo un ruolo gregario nei confronti di Louise, la più
anziana del gruppo.
Il rapporto con Ester è stato
da subito meraviglioso tanto che tra loro si è stabilito un legame molto forte.
Nonostante questo legame,
però, Berta non riusciva a vincere la sua grande paura delle scale. Berta,
infatti, mostrava disagio quando saliva le scale dell’appartamento dove vive
con Ester ma soprattutto si bloccava nel momento in cui doveva scenderle.
Il problema non era da poco
vista la mole della ‘piccola’ cagnolina: più di 40 kg.
Lo stesso comportamento
fobico era esibito anche nei confronti delle scale della casa di campagna. Quindi
Berta era costretta a dormire al piano inferiore e ogni sera lei e la sua amica
Ester dovevano sperimentare la frustrazione di non riuscire a stare insieme!
Fortunatamente al parco Berta
era un altro cane: riusciva a salire e scendere le scale dei giardinetti molto
agevolmente…aveva, cioè, contestualizzato la sua fobia nelle situazioni di
ambiente domestico.
Il programma di
riabilitazione comportamentale è stato il seguente:
- Per un po’ di tempo (almeno
15 giorni) Berta ha dovuto stare lontana dalle scale…o meglio Ester non ha
provato a far salire né tantomeno a scendere le scale di casa a Berta. Questo perché
ogni volta che il cane vive l’esperienza fobica ci sono notevoli possibilità
che la fobia si rinforzi e addirittura il cane si sensibilizzi ad altri stimoli
associati a quello iniziale: in questo modo la fobia da semplice diventa
complessa, generalizzata.
- Al parco, invece, durante
questi 15 giorni Ester ha continuato a far salire e scendere le scale cercando
di rendere il contesto molto divertente e invitante!
- Nel frattempo Ester ha
insegnato il ‘seduto’ (vedi post precedente) e il ‘resta’.
Del ‘resta’ parleremo in
seguito ma un piccolo accenno lo possiamo fare anche adesso: in pratica si
chiede il ‘seduto’ al cane e poi si comincia ad allontanarci gradualmente
premiando al nostro ritorno. In questo modo si insegna al cane ad attendere
seduto fino al momento in cui non ritorniamo da lui o gli diamo il consenso per
venire da noi. Sembra difficile ma è più facile di quello che sembra!
- Una volta appreso il ‘resta’
Ester ha fatto eseguire l’esercizio a Berta sulle scale del parco.
In pratica:
Ester portava Berta in cima
alle scale del parco, le richiedeva un ‘seduto’ e poi solo lei scendeva le
scale facendo eseguire a Berta il ‘resta’.
Una volta arrivata in fondo
alle scale Ester si accovacciava e la richiamava dicendole ‘Vieni’ (vedi esercizio
del ‘richiamo’ nei post precedenti). Appena Berta arrivava da lei, veniva
premiata con un Ok e bocconcino!
Trascorsa questa fase Ester
ha cominciato a lavorare con Berta sulle scale di casa un po’ alla volta. In
pratica ha iniziato facendole salire due gradini, seguendo poi la solita
sequenza: ‘seduta’, ‘resta’, ‘vieni’, ‘ok’ bocconcino!
Non tutto è andato liscio
subito però! Le prime volte Ester mi ha contattato per dirmi che nonostante al
parco Berta si comportasse egregiamente, al momento di lavorare a casa si
bloccava ed eseguiva gli esercizi in maniera forzata…era ancora molto
spaventata! Il nostro intento era quello di far vedere a Berta le scale sotto
un aspetto nuovo, non più come qualcosa di ostile ma come qualcosa di
divertente o quantomeno neutro.
Per questo ho consigliato ad
Ester di iniziare a lavorare di nuovo in vicinanza delle scale ma senza farla
salire.
Beh, in poco tempo Berta è riuscita
non solo ad eseguire gli esercizi vicino alle scale, ma anche a salirle e
scenderle senza difficoltà!
Giudicate un po’ voi…
Come alcuni di voi avranno
notato Berta sembra aver associato la discesa delle scale non solo al
bocconcino (che Ester nel video non somministra per ovvie ragioni dal momento
che tiene la telecamera), ma anche alla gioia dell’uscita di casa!
Complimenti a Ester ma
soprattutto alla splendida Berta!