giovedì 18 aprile 2013

Gli amici di Zac: Luna al computer!


Ciao a tutti,
questa bellissima signorina si chiama Luna e come vedete ha un'aria molto intellettuale.
Qui la potete osservare mentre 'chatta' con i suoi amici quattrozampe sparsi in tutti il mondo!
Insieme a Patrizia, la sua simpaticissima amica di sempre, passano ore davanti al computer, ma fanno anche delle bellissime passeggiate sul lungomare della loro splendida Livorno.
Un festoso scodinzolo alla formidabile coppia! 
Bau, bau...

sabato 13 aprile 2013

Jey Jey e Cocò

Salve a tutti,
questo video mi è stato inviato dalla signora Lucia.
I due gatti in questione sono Jey Jey (il maschio rosso) e Cocò (la femminuccia tigrata). Loro non stanno sempre insieme ma vivono in due zone dell'appartamento (su due piani diversi).
Quando Lucia inserisce Cocò nell'ambiente di Jey Jey lui comincia ad inseguirla e a cercare di interagirci in questo modo:

   
E' chiaro che Jey Jey è un gran giocherellone ma forse un po' troppo esuberante (probabilmente lo è anche perchè vede Cocò di tanto in tanto). Cocò, a sua volta, conosce Jey Jey quindi  non reagisce in maniera aggressiva o scappando via, anzi anche lei sembra voler giocare un po' con lui. Ma proprio perchè conosce Jey Jey conosce anche il suo modo di giocare: si mette, quindi, un po' sulla 'difensiva' e soprattutto, nel momento in cui Jey Jey diventa troppo irruento gli dà dei bei colpetti sul naso con la zampa anteriore e strofina le zampe posteriori sulla sua pancia per calmarlo. Del resto sono queste le punizioni etologiche che mamma gatta somministra ai suoi gattini per interrompere comportamenti scorretti e...vedete come funzionano bene su Jey Jey?
Un consiglio?
Quello di lasciare che entrambi i gatti vivano nello stesso ambiente, ognuno con i propri posti dove riposare in santa pace (luoghi in alto ma anche posti dove andarsi a nascondere se lo vogliono) e soprattutto lasciarli liberi di giocare senza interrompere l'interazione.
Cocò, infatti, è bravissima a fermare Jey Jey e, quindi, può essere una buona educatrice per lui.
Consiglierei anche di giocare il più possibile con i gatti, soprattutto con il piccoletto cercando di farlo in modo calmo e rilassato: in pratica quando Jey Jey comincia ad agitarsi un pò troppo interrompere il gioco e ripartire solo dopo che si è calmato. 
Un altro consiglio?
Avete dei gatti meravigliosi per cui...buon divertimento!!!   

 

martedì 9 aprile 2013

Un'adozione a lieto fine!

Caro Zac,
anche questa volta ti devo ringraziare per il valido aiuto che mi hai fornito!
La letterina che mi hai inviato la volta scorsa è stata utilissima. Infatti, dopo averla letta, sono andato da mia mamma e le ho esposto il problema cercando di dirle tutto, ma proprio tutto quello che mi avevi scritto tu (senza dirle ovviamente che tutte quelle cose me le avevi scritte tu anche perchè non ci avrebbe creduto). 
La mamma mi ha ascoltato molto attentamente, poi ha preso il telefono e ha chiamato a casa di Giacomino per fissare un appuntamento con i suoi genitori. Il giorno dopo si sono incontrati e si sono parlati per un pò. Così è successo che il papà di Giacomino si è reso conto di essere stato troppo superficiale nel proporre l'adozione, mentre la mamma ha capito quanto Peter fosse importante per i suoi figli: non 'solamente un cane' ma un compagno con cui crescere insieme, un amico in grado di arricchire la vita dei suoi bambini di esperienze, conoscenze e allegria!
Bene qualche giorno fa tutti insieme sono andati al canile. Questa volta, per fortuna, non hanno incontrato il vecchietto incompetente della volta scorsa, ma delle persone molto gentili: li hanno accolti, hanno fatto loro visitare la struttura e hanno parlato un po' con loro per capire quelle che erano le esigenze di tutta la famiglia e dare informazioni e consigli per una corretta gestione del piccoletto.
Poi li hanno condotti da Peter che si è lanciato loro incontro come una saetta, sembrava che li conoscesse da sempre!
Prima di salutarli i volontari hanno fissato degli incontri in canile per aiutarli a prendere confidenza con il moccioso e si sono mostrati disponibili a fare una visita a casa sempre con l'intento di aiutare la  famiglia a gestire al meglio la nuova situazione: all'inizio certamente è un gran caos ma poi tutto si sistema e allora è una gioia godersi la compagnia del nuovo arrivato!
E adesso? Beh, adesso guai a chi tocca Peter! La mamma si è talmente legata a lui che appena torna a casa dal lavoro il primo ad essere salutato è proprio Peter (anche perchè lui le si lancia incontro con le orecchie al vento ed è il primo ad arrivare da lei).
I bambini e il papà, invece, fanno a gara per chi lo porta fuori (il furbetto ha già quasi del tutto imparato a fare cacca e pipì fuori) e ormai Peter è diventato il compagno di giochi di tutti.
Eh sì, sono davvero contento per Peter e la sua nuova famiglia.
Un pizzico di sensibilità, qualche goccia di impegno, nessun pregiudizio e una buona dose di competenza e professionalità: questa è la ricetta giusta per un'adozione a lieto fine!