sabato 31 agosto 2013

Zac, Armandino e...i falsi miti! Seconda parte

Bene Zac,
riprendiamo un po' con le nostre letterine dopo le vacanze estive.
Beh, diciamo che questi ultimi giorni per me non sono stati proprio di 'vacanza': ho dovuto fare una marea di compiti che mi ero 'casualmente dimenticato'...sai tra poco inizia la scuola e le maestre non scherzano!
Ma lasciamo i noiosi e assillanti compiti e riprendiamo da dove eravamo rimasti: abbiamo amcora qualche falso mito da sfatare.
Per esempio...io ti dico:
"Se dovessi adottare un cucciolo lo prenderei molto piccolo: più piccolo è e più facile sarà educarlo!"


E io ti rispondo che se provi a mettermi un mocciosetto tra le zampe, vado subito a parlare con le maestre e ti faccio bocciare...hi, hi, hi!!!
No dai, a parte gli scherzi, lo sai benissimo che adottare un cucciolo troppo piccolo è sbagliato, orfanelli a parte si intende!
Un cucciolo ha bisogno di stare con la mamma perchè lei rappresenta la sua 'base sicura': il cuccioletto si allontana da lei di qualche metro per andare ad esplorare il mondo e appena incontra qualche oggetto strano, che non lo convince, corre subito da lei per essere rassicurato...così si tranquillizza ed è pronto per nuove avventure!
E poi è sempre la mamma a insegnare al cucciolo le regole sociali, è lei che lo frena quando è troppo irruento e lo rimprovera se si comporta da prepotente con i fratelli. Ed è ancora lei ad aiutarlo ad affrontare il mondo esterno: il cuccioletto e i suoi fratelli seguono la mamma che aiuta loro a superare ostacoli, conoscere cose nuove, fare le esperienze più diverse...sempre, naturalmente, che i loro 'amici' umani gliene diano la possibilità e non tengano madre e cuccioli in un box di pochi metri quadri fatto solo di cemento e rete elettrosaldata!
Quindi, la 'morale della favola' è questa: è bene adottare un cucciolo non prima che abbia compiuto i due mesi di età e lasciarlo libero di apprendere gli insegnamenti della mamma.
Insomma, caro Armandino, non vorrei sembrarti banale ma...la mamma è sempre la...completa tu la frase!


Eh sì caro Zac, a volte sei proprio banale ma comunque 'illuminante'!
E visto che sei così 'bravo' ti metto alla prova con un altro falso mito:
"Se adotto un cucciolo sarà bene non farlo uscire di casa fino a quando non abbia completato tutto il ciclo delle vaccinazioni"

Beh, questo sì che è facile da sfatare!
Ormai sono sempre più numerosi i veterinari che consigliano di portare fuori il cuccioletto il prima possibile. Magari in posti sicuri, frequentati da cani vaccinati e dove difficilmente potrà venire a contatto con malattie infettive.
Il mocciosetto deve avere la possibilità di fare nuove esperienze, conoscere il mondo che poi dovrà vivere da adulto e per fare questo deve essere portato fuori il prima possibile, magari i primi giorni del suo arrivo a casa diamogli il tempo necessario per potersi ambientare ma appena il vet dà il via libera...subito fuori...di corsaaaa!!!
In questo modo potrà conoscere gli altri cani (cuccioli, adulti e anziani, maschi e femmine...) e altre tipologie di animali (uomo compreso), ma anche sperimentare odori, rumori, situazioni fino a quel momento a lui sconosciute.
Il suo amico a 2 zampe sarà lì al suo fianco per aiutarlo, rassicurarlo, incoraggiarlo: solo così il cuccioletto potrà crescere sicuro di sè, collaborativo, intuitivo, propositivo...insomma un vero cane senza macchia e senza paura, proprio come me, modestamente!

  Dai Zac, ancora un altro falso mito:
"Non adotto un cane perchè non ho una casa con il giardino...poverino in un appartamento soffrirebbe troppo"



Una volta per tutte: voi umani dovete smettere di chiamarci 'poverini'. Noi cani siamo simpatici, divertenti, buffi, a volte anche antipatici, prepotenti, assillanti...ma certamente non 'poverini', se a voi umani ispiriamo tenerezza non è certamente colpa nostra!
E poi il falso mito, il luogo comune che mi hai appena proposto è in realtà la scusa più diffusa accampata da chi non vuole prendere un cane o peggio ancora da chi vede come un peso l'impegno di portare il quattrozampe in passeggiata.
Il cane è un animale sociale: per questo ha bisogno di vivere con la famiglia che lo adotta. L'abitazione potrà essere dotata anche di un giardino di mille metri quadri...il cane starà sempre vicino alla porta di casa (almeno fino a quando non avrà capito che in casa non è affatto gradito e credetemi amici non è una bella sensazione).
Quindi il motto è: meglio una casa piccola ma degli amici fidati che una villa con piscina e degli amici a metà, una cosa del tipo...'due cuori e una capanna'!
Bau, bau, Armandino!!!