Armandino scrive…
Sai Zac…oggi sono davvero
triste!
Stamattina a scuola appena è
suonata la campanella della ricreazione tutti si sono alzati per andare fuori a
giocare…tutti tranne Giacomino!
Lui è rimasto lì al suo posto
con la testa tra le mani. Allora io mi sono avvicinato e gli ho chiesto:
“Che hai Giacomo, non stai
bene?”
Solo dopo qualche secondo lui
ha alzato la testa, aveva gli occhi gonfi di lacrime, e mi ha detto:
“Armandino, ieri mi è
capitata una cosa bruttissima”
“Ieri?! Di domenica? Che può
accadere di brutto ad un ragazzino la domenica: non c’è scuola!” ho ribattuto
io sperando di strappargli un sorriso.
Ma niente da fare, Giacomino
mi ha fissato per qualche secondo e poi ha proseguito:
“Sì, insomma, io e la mia
sorellina Clara ci eravamo appena seduti a tavola per fare colazione quando il
papà ci ha detto che quella mattina ci avrebbe portato a fare un bel giro in
bicicletta. Lui solo, però, perché la mamma doveva finire di fare le pulizie! Così
abbiamo preso le nostre bici e siamo andati verso la campagna. Ad un certo
punto siamo passati davanti al canile municipale, la domenica mattina si sente
sempre un grande abbaiare di cani. Allora il papà ci ha domandato se per caso
non avessimo voglia di prendere un cagnolino con noi. Beh, tu che avresti
risposto?”
“E me lo domandi pure?” gli
ho risposto io anche se pensavo che prima di adottare un altro cucciolo avrei
certamente preso in considerazione le tue esigenze, caro amico Zac!
“Appena siamo entrati” ha
continuato Giacomino “ci è venuto incontro un signore piuttosto anziano che,
senza troppi preamboli e senza farci visitare il canile, ci ha portati direttamente
ad un box dove c’erano dei cuccioli di pochi mesi insieme alla mamma. Ci ha
fatto cenno di avanzare e ci ha detto di scegliere quello che più ci piaceva,
poi se ne è andato dicendo che aveva tante altre cose da fare. I cuccioli erano
tutti bellissimi ma a noi ci ha colpito subito un batuffolo bianco e nero…sì,
il nostro Peter! A papà, poi, lo stesso signore del canile ha fatto firmare un
foglio e così ci siamo portati a casa Peter.”
“E allora? Che c’è da
piangere adesso hai un amico in più!”
“No Armandino, non è proprio
così. Appena arrivati a casa la mamma ha cominciato a dire che quel cane non
era per niente una bella sorpresa, anzi era un grosso problema. Continuava a
ripetere che i cani riempiono la casa di peli, che sporcano, e poi devono
essere portati fuori in continuazione, e…come faremo quando andremo in vacanza?
Dove lo lasceremo? Così nel pomeriggio, dopo aver parlato un po’ da sola con il
papà è venuta da noi e con un mezzo sorrisetto ci ha detto che potevamo tenere
quel cane ma solo fino all’indomani, sì ci potevamo giocare quanto volevamo per
tutto il pomeriggio, ma solo per quella domenica, contenti? Stamattina il papà
è andato a riportare Peter al canile così io quando uscirò da scuola, tornerò a
casa e la troverò vuota!”
“Mi dispiace Giacomino!”
“A me di più” ha continuato
ormai senza più lacrime “la mamma è proprio cattiva!”
Beh, io non credo che sua
mamma sia cattiva, credo, però, che tutti gli adulti protagonisti di questa
storia si siano comportati in modo irresponsabile e superficiale…ancora una
volta si salvano solo cani e bambini!!!
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