Ciao a tutti,
qui sotto riporto la locandina di un incontro che riguarda il T-Touch in programma per la prossima domenica a Bari.
Un'occasione per avvicinarsi a questo interessante metodo spesso inserito in programmi terapeutici di cani affetti da disturbi comportamentali.
Rubrica di comportamento animale a cura del dott. Luca Cantini (Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale) e-mail: lucant71@yahoo.it Tel. +39-0932-922604
giovedì 29 novembre 2012
mercoledì 28 novembre 2012
Il 'richiamo' x 2
Zac scrive…
Ah, quasi dimenticavo…
…conosco anche un gioco
divertente che aiuta nel ‘richiamo’.
Questo, però, è un
gioco da fare al parco insieme ad un compagnetto…così sarà ancora più spassoso!
Dunque:
I due bambini – ma possono
essere anche più grandicelli, magari no la nonna di ottant’anni con la bisnonna
di centoventi hi, hi, hi! – si mettono ad una distanza di circa 10 metri uno dall’altro.
Uno dei due tiene l’
amico quattrozampe.
L’altro, quello che non
ha il cagnolo per capirsi, comincia a correre (una corsetta di pochi passi non
una corsa da gara dei cento metri) richiamando il cane.
L’amico che è fermo
lascerà andare il peloso che subito si fionderà verso il compagno che corre.
Appena il cane arriva
il bambino che corre si fermerà premiando il quattrozampe con un bocconcino e
con un ‘ok’.
Nel frattempo sarà
partito l’altro compagnetto che richiamerà il cane e lo premierà al suo arrivo.
Si continuerà in questo
modo facendo percorrere al pulcioso canide un percorso a zig-zag.
L’esercizio
terminerà dopo aver fatto circa 100 metri. Alla fine si richiederà sempre un ‘seduto’
e si lanceranno dei bocconcini a terra.
L’unica attenzione da
tenere è quella di coordinarsi bene con il proprio compagnetto altrimenti tra
partenze anticipate e premi ritardati il povero cagnolo girerà come una
trottola senza capirci niente!
Allora…carino, no?!
Utile per due motivi:
ci esercitiamo al richiamo e allo stesso tempo smaltiamo i chili di troppo…ma
per fare esercizio fisico ci vuole energia per cui vado a vedere – o meglio
vado ad annusare – se ritrovo la salsiccia che ho sotterrato l’altro giorno!
lunedì 26 novembre 2012
Richiamo...un esercizio utile
Zac scrive...
Caro Armandino,
ho letto la tua
letterina ma ci ho messo un po’perché mi si era attaccata, puah! puah! alla
lingua.
Comunque mi complimento
con te e ti devo stringere la zampa, ehm…la mano: sei stato proprio bravo!
Ora posso solo
suggerirti un esercizio utile da svolgere in 3 settimane per migliorare le
risposte al richiamo di noi quattrozampe.
Allora:
I° settimana…si
comincia sempre in un ambiente tranquillo. Il bipede lascerà il suo fedele Fido
libero di muoversi e subito accennerà una piccola corsa – qualche passo
solamente – in direzione opposta al peloso amico, richiamandolo con un “Vieni”.
Poi, mentre il quattro
zampe si avvicina, l’umano si accovaccerà e appena il cane arriverà da lui, lo
premierà con un bocconcino e con un “ok”.
II° settimana…con il
cane sempre libero il bipede non dovrà più accennare la corsa, ma semplicemente
si abbasserà appena il cagnolo arriva, subito ricompensa!
III° settimana…il cane
è sempre libero ma il suo amico ominide non dovrà abbassarsi: semplicemente
richiamerà il cane e non appena arriva lo premierà!
E’meraviglioso quando
si crea un legame così forte con il proprio partner (che termini tecnici, eh?)
da non desiderare altro che correre vicino a lui non appena ci chiama…questi
esercizi aiutano moltissimo!!!
E’ bellissimo stare
accanto a te,caro amico mio!
Gli amici di Zac!
Salve amici,
mi scrive un'altra bellissima cagnolina...ma chissà perchè mi scrivono tutte belle pupe...sarà colpa del mio fascino da romantico randagio, ah l'amour!!!
Vi presento Nikka Costa! No, non la cantante...quella di 'sometimes I wonder' per capirsi, questa è un'affascinante cagnolina trooooppo carina! Lei non canta ma ha una voce...dovreste sentirla quando abbaia dal balcone: musica per le mie orecchie!!! Tanti bauh, bauh a lei e alla sua simpatica amica Jessica!
mi scrive un'altra bellissima cagnolina...ma chissà perchè mi scrivono tutte belle pupe...sarà colpa del mio fascino da romantico randagio, ah l'amour!!!
Vi presento Nikka Costa! No, non la cantante...quella di 'sometimes I wonder' per capirsi, questa è un'affascinante cagnolina trooooppo carina! Lei non canta ma ha una voce...dovreste sentirla quando abbaia dal balcone: musica per le mie orecchie!!! Tanti bauh, bauh a lei e alla sua simpatica amica Jessica!
sabato 24 novembre 2012
Il richiamo...perchè a volte non funziona?
Armandino scrive…
Zac, Zac, Zac...non nel
senso della forbice…voglio dire…
…ecco, ecco, Zac, ti
volevo dire…ho trovato!
Sì, ci ho riflettuto a
lungo e ho capito i motivi per cui il richiamo a volte non funziona.
Per esempio ho capito
che se si chiama il cane con voce grossa e autoritaria il peloso si spaventa e
difficilmente viene.
Oppure, se si punisce
il cane che tarda a venire da noi quando lo richiamiamo, lui vedrà il richiamo
come una punizione e quindi col cavolo che torna!!!
Alcune posture come per
esempio rimanere in piedi con le braccia allungate verso il cane, messi
frontalmente, offrendo quindi un’immagine di sé molto grande…beh, anche così
non va bene! Il cane verrà più facilmente da noi se utilizziamo la posizione
accovacciata, obliqua che tu hai descritto precedentemente.
Anche richiamare il
cane solo alla fine della passeggiata per mettergli il guinzaglio è
sconsigliato: il quattrozampe capirà che è il momento di andar via e
guardandoci di soppiatto correrà verso i suoi amici a giocare. Semmai si dovrà
richiamare il nostro amico tenendo il guinzaglio in mano e appena arriva dargli
un bocconcino per poi lasciarlo andare. Si ripeterà l’operazione più volte e
nel momento in cui dobbiamo andar via gli faremo un bella carezza e gli
metteremo il guinzaglio. Così per lui venire da noi non sarà più una punizione.
Anche rincorrere il
cane per tutto il parco nel tentativo di prenderlo è sbagliato: così sarà lui a
richiamare noi…riuscite sempre a fregarci, eh?!
Piuttosto sarà
opportuno richiamare il peloso amico andando nella direzione opposta a lui.
E’ sbagliato pure
chiamare il cane mille volte:
“Ehi Rocky, Rocky,
Rocky…”
“E basta!!! Che suono
noioso e ripetitivo” penserà il quattrozampe “io me ne vado da quella bella
cagnolina e a te, giradischi rotto, non ti calcolo neanche un po’!”
Sarà, invece, bene
lasciare divertire il nostro cane e nel momento in cui gli stimoli esterni sono
per lui poco interessanti, così, cogliendo il tempo giusto – proprio come un
bravo comico – si richiamerà l’attenzione verso di noi per poi ricompensarlo
quando arriva.
E quindi.
Ehi Zac, vieni, ok
bravo…
…questa letterina è per
te!
venerdì 23 novembre 2012
Zac e Max ringraziano!!!
Ciao amici pets,
poche righe per ringraziare le amiche di http://fiorifiliefantasia.blogspot.com/
che ci hanno dedicato un post del loro blog.
Per tutte quante una festosa scodinzolata!!!
Maoooo...io volevo anche ringraziare
le amiche de www.illungobaffo.it
che ci hanno inserito sulla home page del loro sito.
A loro e ai micetti che curano con tanta passione e impegno, un ringraziamento particolare...sono sicuro che posso parlare a nome di tutti noi felini:le persone come loro che dedicano gran parte della loro vita ai randagi meritano tutto il nostro rispetto!
Adesso però mi viene di fare le fusa a tutte voi...
...chissà se vi arrivano...
mercoledì 21 novembre 2012
Il Richiamo
Zac scrive…
Bene
Armandino,
mi
fa piacere che tu abbia capito come si insegna il ‘seduto’. Peccato che io lo
sappia già eseguire perfettamente!
Vediamo
un po’, invece, se sai come si richiama un cane…sì, lo sai qual è il modo
corretto per richiamare il proprio quattrozampe?
Ok,
te lo dico io. Allora:
Si
comincia come sempre in un luogo tranquillo, lontano da distrazioni e
interferenze esterne.
Poi
l’umano bipede con un bocconcino racchiuso nella mano si piegherà sulle
ginocchia assumendo una posizione obliqua rispetto al cane (postura neutra). In
pratica dovrà stare accovacciato con il corpo in posizione non frontale,
voltato di circa 45°.
Quindi,
usando un tono dolce e gentile richiamerà il suo amico peloso: “Vieni Lucky” …
…chissà
perché molti miei amici si chiamano Lucky, saranno davvero fortunati o sarà,
invece, che i fortunati sono i loro bipedi compagni? Io proporrei di mettere
Lucky come secondo nome a tutti gli umani che adottano un cane…qualcosa del
tipo…Mario Lucky Rossi…sono loro i fortunati, non credi?!
Ma
comunque, continuiamo…
Lo
stare accovacciati in posizione non frontale favorisce molto il richiamo,
vedrai!
Infatti,
appena verrà richiamato il cagnolo arriverà e subito il bipede lo premierà con
il bocconcino che aveva in mano dicendo: “Ok!”
Poi
il duezampe si sposterà in un altro punto e ripeterà il richiamo per più volte.
La
sessione di allenamento verrà chiusa al solito modo: cioè prendendo una
manciata di bocconcini e lanciandoli poco distante. Il peloso capirà, così, che
l’allenamento è concluso.
Ogni
tanto, però, in appartamento quando il cane si trova in un’altra stanza il
bipede avrà modo di allenarsi chiamandolo e assumendo la posizione di richiamo
per poi premiare il cane quando arriva…anche tu lo fai ogni tanto e io, come
vedi, non ci metto molto a correre da te!
Perché
il richiamo spesso non funziona? I motivi possono essere molti…comincia a
rifletterci su che la prossima volta ne parliamo insieme!
Una
affettuosa lappata…slap, slap…beh, sono due ma si sa che sono un cane molto
affettuoso!
Alla
prossimaaaa!!!
martedì 20 novembre 2012
Gli amici di Zac!
Hei pelosi scansafatiche, smettete di scaldare i vostri divani
e venite un po' qua a vedere chi mi scrive?!
Questa dolce signorina si chiama Carolina ed è siciliana verace!!!
Con la sua nuova amica del cuore, Domenica, si conoscono da poco ma sono già una coppia a 6 zampe molto affiatata!
Questa bella 'bimba' (detto così come si dice dalle sue parti)
è, invece, Cleo. Lei e i suoi compagni bipedi Tatiana e Mirio
mi scrivono dalla cara Livorno, from Tuscany!
'Questa foto' mi abbaia Cleo 'è di qualche tempo fa perchè a
noi signorine non piace mostrare le rughe'.
Vanitosa, eh?
Io però sono sicuro che sei bellissima anche adesso!!!
Allora amici, a vedere questi due bei bocconcini non viene
voglia di andare al dogwash per farsi dare una sistemata e
poi chiedere galantemente un'uscita al parco?!
Niente profumi però: a noi cagnoli piace annusarci così...
al naturale!!!
Adesso aspetto le foto di tutti gli altri amici, anche quelli che
mi seguono da tutta Europa, da oltre Europa e perchè no...
pure dai simpatici quattrozampe americani perchè...gli
States hanno sempre il loro fascino!!!
See you soon,
bye, bau!!!
e venite un po' qua a vedere chi mi scrive?!
Con la sua nuova amica del cuore, Domenica, si conoscono da poco ma sono già una coppia a 6 zampe molto affiatata!
è, invece, Cleo. Lei e i suoi compagni bipedi Tatiana e Mirio
mi scrivono dalla cara Livorno, from Tuscany!
'Questa foto' mi abbaia Cleo 'è di qualche tempo fa perchè a
noi signorine non piace mostrare le rughe'.
Vanitosa, eh?
Io però sono sicuro che sei bellissima anche adesso!!!
Allora amici, a vedere questi due bei bocconcini non viene
voglia di andare al dogwash per farsi dare una sistemata e
poi chiedere galantemente un'uscita al parco?!
Niente profumi però: a noi cagnoli piace annusarci così...
al naturale!!!
Adesso aspetto le foto di tutti gli altri amici, anche quelli che
mi seguono da tutta Europa, da oltre Europa e perchè no...
pure dai simpatici quattrozampe americani perchè...gli
States hanno sempre il loro fascino!!!
See you soon,
bye, bau!!!
lunedì 19 novembre 2012
A Max piacciono i doppi servizi!
E adesso miagoliamo di un
argomento un po’…diciamo…riservato: la cacca e la pipì!
Riservato sì, ma anche normale:
c’è qualcuno di voi per caso che non la fa?!
Tutti sanno che a noi mici piace
che i servizi igienici siano in perfette condizioni, ecco perché la cassettina
deve essere sempre a posto. Quindi sarà opportuno che gli umani riempiano bene
la cassetta con sabbiolina ottima e abbondante (uno strato di almeno 5 cm). Almeno una volta al
giorno verrà pulita togliendo la parte superficiale, lasciando la sabbiolina
asciutta sotto ed eventualmente aggiungendone altra.
Una volta al mese, poi, verrà
svuotata completamente e lavata con acqua e sapone neutro non profumato. Meglio
non usare candeggina e disinfettanti in genere: non è necessario disinfettare,
basta pulire…se ve lo dico io che son felino vi potete fidare!
Anche l’odore dei saponi profumati
a volte…puah! ci disturba parecchio, per cui magari scappiamo via dalla
cassettina e andiamo al bagno proprio sul tappeto del salotto!
La sabbiolina? Anche questa deve
essere non profumata e i granelli che la compongono non devono essere appuntiti,
altrimenti ci facciamo male alle zampucce e via…di nuovo al bagno sul tappeto
del salotto!
Le cassette igieniche? Chiuse,
aperte, questo non ha troppa importanza. L’importante è che siano abbastanza distanti
dalle zone dove pranziamo e che siano sufficienti al numero dei mici presenti
nell’appartamento. La quantità perfetta è pari al numero dei gatti più una.
Quindi, se in casa ci sono 3 gatti le cassettine dovranno essere 4, così se
troviamo il bagno occupato andiamo nell’altro che è più bello e più pulito…quanto
ci piacciono i doppi servizi, non si tratta di lusso, si tratta di stile!
E poi mi raccomando, un po’ di
privacy! Le cassette igieniche collocate in posti troppo trafficati non le
gradiamo molto per cui…di nuovo al bagno in salotto!!!
Oops…scusate ma era
inevitabile…questo argomento mi ha fatto ricordare che devo fare una cosuccia
urgente…corroooo!!!
sabato 17 novembre 2012
Parliamo del 'seduto'
Armandino scrive…
Caro Zac,
oggi a scuola è
arrivata una coppia formidabile: un educatore cinofilo con il suo cagnolino!
E’ stato affascinante
osservare la perfetta intesa che c’era tra di loro…si vede proprio che stanno
tutto il tempo insieme.
Lui ci ha spiegato che
cane e lupo hanno un’origine comune e che il rapporto tra uomo e cane è
antichissimo…almeno 15000 anni, mamma mia non riesco a immaginare quanti
sono…un’infinità! Sì, caro lupacchiotto mio, sembra proprio che il cane e l’uomo
abbiamo subìto un processo di co-evoluzione (almeno così lo ha chiamato lui):
in pratica uomo e cane si sono evoluti insieme e quindi, dico io, se l’uomo è
riuscito a superare le difficoltà che gli si sono presentate davanti nel corso
della storia, beh…è anche grazie a voi amici cani, no? Roba da commuoversi, anche se io sono un maschio e non piango mai,
beh...sì, insomma…a volte, ma solo per poco!!!
Probabilmente molti
umani non se ne rendono conto ma si dovrebbe dire grazie a tutti voi amici cani almeno una
volta al giorno!
Poi l'educatore ci ha detto anche che
nell’educare un cane bisogna stare attenti a premiare nel momento giusto. ‘In
pratica’ ci ha spiegato ‘un esperto educatore cinofilo deve essere come un
bravo comico e non perché deve far ridere ma perché deve avere i tempi giusti!’
Ma il momento più bello
è stato quando ci ha fatto vedere alcuni esercizi di educazione di base.
Per esempio adesso so
come si fa a fare eseguire il ‘seduto’.
In pratica questi sono
i passaggi:
Iniziare in un ambiente
tranquillo…dove non ci sono distrazioni.
Tenere un bocconcino
chiuso nella mano, richiamare il cagnolo e appena arriva premiarlo con il
bocconcino.
Mettendosi di fronte al
cane o leggermente di lato a lui ad una distanza pari al braccio teso, passare lentamente
la mano (con un altro bocconcino chiuso al suo interno) sopra la sua testa descrivendo
una parabola. In questo modo il cane, per seguire il bocconcino, sarà costretto
a indietreggiare e ad allungare il muso verso l’alto. Prima o poi si metterà
seduto!!!
Mentre facciamo questo,
pronunceremo la parola ‘seduto’ in modo dolce e gentile (non è un’imposizione è
una richiesta!). L’educatore si è raccomandato di non pronunciare la parola
‘seduto’ in modo ripetitivo, altrimenti il cane non capisce che quello è il
segnale.
Appena il cagnolotto si
sarà seduto verrà premiato aprendo la mano e dandogli il bocconcino.
A poco a poco il cane
capirà che la parola ‘seduto’ significa proprio quello e con il tempo non ci
sarà più neanche bisogno di far vedere la mano con dentro il bocconcino
(comando gestuale): basterà solo pronunciare ‘seduto’ (comando verbale) e il
cane si siederà.
Se durante l’esercizio
il cane tenterà di saltare per prendere il bocconcino si dovrà ritirare la mano
in tasca e ruotare il corpo di 180° (in pratica si dovrà dare le spalle al
furbetto). Poi ci gireremo di nuovo e riproveremo.
Possibili cause di
insuccesso sono:
Il premio viene dato in
ritardo, cioè quando il cane si sta già alzando (in questo caso insegneremo al
cane ad alzarsi e non a sedersi).
Usare un tono di voce
autoritario…il cane penserà ‘che gioco del cavolo è? Questo urla come una
scimmia !!!’ ( e non me ne vogliano le scimmie)
Cercare di far fare
l’esercizio al cane quando ha troooppa voglia di giocare: prima si giocherà un
po’ con lui, si farà sfogare un po’ e poi si comincerà l’esercizio.
“Attenzione anche a non
far sì che al cane, una volta che ha imparato a sedersi" ha aggiunto l'educatore "venga in mente di
venire da voi, soprattutto quando siete a tavola, e mettersi a sedere per
ricevere bocconcini…a volte sono talmente furbi che riescono loro a ammaestrare
noi umani: ‘ok, ragazzo ora sono seduto…caccia fuori il bocconcino!!!’
Piuttosto sarà buona norma premiare il cane anche solo con una carezza quando
se ne sta tranquillo seduto vicino a noi”
Ah, un libro molto
interessante che ci a consigliato di leggere: si chiama ‘Lupi travestiti’ ed è
scritto da una veterinaria comportamentalista, Barbara Gallicchio.
Carezze a volontà, mio
carissimo Zac!!!
giovedì 15 novembre 2012
Come focalizzare la sua attenzione
Zac scrive…
Ok Armandino,
abbiamo parlato di alcuni giochi…servono per
divertirsi ma soprattutto rafforzano molto il rapporto a 6 zampe! Ce ne sono
tantissimi e quelli di cui abbiamo parlato - che strano…un cane che parla,
mah?! – sono solo una parte di quelli che descriveremo più avanti. Ma alla base
di tutti i giochi con l’umano a due zampe c’è il legame che il bipede stesso è
riuscito a creare con il proprio compagno. Come?
Beh, la fiducia, la stima, il rispetto sono
cose che si conquistano ogni giorno, si sa!
Però un esercizio molto utile è certamente
quello dell’’attenzione’. Questo esercizio si può fare sia con il cucciolo
(sarà molto facile e divertente), sia con qualsiasi altro quattrozampe anche se
un po’ più cresciutello.
Si prenderanno dei gustosi bocconcini (come mi
piacciono i pezzetti di wurstel al pollo!) e si inizierà in un luogo
tranquillo, come può essere l’appartamento, il giardino di casa o un angolo del
parco non troppo trafficato.
Il bipede chiamerà il cagnolo verso di lui, gli
chiederà un ‘seduto’ (sì, sì, ok, prima o poi parleremo del ‘seduto’) e subito
lo premierà con un bocconcino. Poi comincerà a camminare lentamente in una
direzione tenendo il bocconcino nascosto in mano all’altezza del petto in modo
tale che il seguace quattrozampe per guardare la mano con dentro il bocconcino
è costretto a tenere lo sguardo verso il muso del bipede.
Così, quando l’attenzione del peloso sarà
rivolta al suo amico ominide, verrà premiato prima con un ooook! e subito dopo
con un bocconcino, mentre se il monello distoglie lo sguardo si aspetterà un
po’ e poi si richiamerà.
Attenzione a non richiamare troppo spesso, in troppi modi differenti e usando frasi interminabili. Richiami del tipo ‘Ehi, Lucky, Lucky, Lucky, Lucky….’ oppure ‘Che fai Lucky, non vedi che il tuo padroncino è qua, soltanto qua e nient’altro che qua?’ stordirebbero anche la mente di un maestro di yoga, non credi?
Attenzione a non richiamare troppo spesso, in troppi modi differenti e usando frasi interminabili. Richiami del tipo ‘Ehi, Lucky, Lucky, Lucky, Lucky….’ oppure ‘Che fai Lucky, non vedi che il tuo padroncino è qua, soltanto qua e nient’altro che qua?’ stordirebbero anche la mente di un maestro di yoga, non credi?
Una parola oppure un suono che sia sempre lo
stesso, facendo attenzione a non pronunciarlo troppo spesso altrimenti l’efficacia
del richiamo si perde. Qualcosa del tipo
‘Ehi’, detto dolcemente, naturalmente, e non come lo dice Fonzie (sì, quello di
Happy days per intendersi).
Così facendo ogni tanto il bipede cambierà
direzione con il suo fedele, attento, compagno al seguito!
Come terminare la sessione di allenamento?
Perché non vai a rileggerti la letterina che riguarda il gioco del ‘tira e
molla’?
Scusa ma adesso vado un po’ sulla terrazza a
richiamare i miei pelosi amici…so che non si fa ma a volte, proprio, non
resisto, devo proprio....ululare…Ahuuuuuuuu!!!
mercoledì 14 novembre 2012
Il territorio del gatto
Ehilà gattacci!!! Come va?
E’ un po’ che non ci sentiamo ma è
risaputo che a noi gatti piace…diciamo…’riflettere’ a lungo. Sì, effettivamente
passiamo almeno 12-14 ore al giorno a ronfare. Attenzione amici, se vedete un
nostro simile che dorme molto meno e che magari presenta altri segni di stress,
del tipo…è piuttosto nervoso e si nasconde facilmente o addirittura ha la
pancia tutta spelacchiata…beh, questo potrebbe essere un campanello di allarme.
Consigliategli di andare a trovare il suo vet di fiducia, lui saprà capire se è
un problema da nulla o se ci vuole un doc castiga-gatti (quanto mi piace chiamare così
quei bravi figliuoli dei vet comportamentalisti).
Allora, riprendendo il filo del
discorso –senza giocarci troppo però – l’altra volta dicevamo proprio che a noi
gatti piace un sacco cacciare. In realtà piace anche molto esplorare il nostro
territorio. Diciamo che lasciamo i nostri luoghi di riposo per andare nelle
zone dove, invece, giochiamo, per poi spostarci nei territori di caccia
preferiti (per i gatti casalinghi sono le scatole di crocchette, ricordate
no?), per andare, infine, a fare pupù e pipì nei luoghi di eliminazione. No,
non è che facciamo sempre gli stessi percorsi, quelli li fanno quei curiosi
soggetti che sono i piloti di Formula Uno…girano, girano…mah, per quelli sì che
ci vuole uno bravo, e chi li capisce?!
Diciamo che noi, invece, a seconda
delle nostre esigenze passiamo da una zona all’altra seguendo percorsi ben
definiti. Sì, è questo che va capito! Noi gatti ci costruiamo delle mappe mentali
con percorsi precisi che collegano le varie zone di attività. Ecco perché
spostare dei mobili, cambiare spesso la disposizione degli oggetti o
addirittura iniziare dei lavori in qualche parte dell’appartamento può farci
andare fuori di melone!
Certamente, non per tutti i micidi
capita così, alcuni riescono anche ad adattarsi a cambiamenti frequenti, ma di
solito sono anche quelli che hanno amici bipedi attenti alla loro sensibilità
di gatto!
La prossima volta di che
parleremo? E che ne so! Avevo la sfera di cristallo ma sfortunatamente si è
rotta, vi giuro non sono stato io!!!
Ciao-miao!!!
martedì 13 novembre 2012
I 4 contenitori
Cari
amici quattrozampe e non,
sono
qui ad elencarvi i quattro prossimi contenitori del blog che voi stessi potrete
riempire:
La
posta di Zac…risponde a tutti i cani che hanno difficoltà comportamentali o
semplicemente sono curiosi di sapere di più sui perché del comportamento canino
Domande
per Max? Il corrispettivo felino della posta
di Zac. Attenzione…il gattaccio risponde sì, ma con mooolta calma!
Gli
amici di Zac e Max…dove verranno appiccicate le vostre foto, da soli o in compagnia
dei vostri amici a due zampe.
Come
immagino Zac, Max e Armandino? Qui, invece, verranno esposti i vostri capolavori
che raffigurano i nostri tre amici. Sì perché l’amica disegnatrice Elena Mossuto, l’autrice
dei disegni che aprono ogni post, se li immagina così. Ma voi…come li
immaginate?
Complicato?
Noooo,
basta inviare tutto all’indirizzo di posta elettronica che trovate lassù nell’intestazione
del blog. Naturalmente l’invito è esteso a tutti…anche a quelli che ci seguono
da oltre Oceano!
Nel
frattempo, non posso far altro che salutare da parte vostra Max, Zac e
Armandino e urlarvi forte…GRAZIEEEE!!!
P.S.
Questo annuncio sarà pubblicato periodicamente, circa una volta al mese. Non me
ne vogliano quelli che lo hanno già letto.
lunedì 12 novembre 2012
'Il tira e molla''
Molto bene Armandino!
Ottimo direi!
Solo un
consiglio da cane a ometto: ogni volta, prima di lanciare la palla è bene
richiedere un ‘seduto’ (una di queste volte si dovrà parlare anche di quelli
che sono i passi che i pelosi principianti devono seguire per apprendere bene
il ‘seduto’, non credi?).
Poi, per
quanto riguarda il ‘tira e molla’ ti posso dire che sì, io e te giochiamo molto
bene a questo gioco e ci divertiamo un sacco ma il ‘tira e molla’ è un
esercizio ‘da prendere con le molle’…perdona il gioco di parole ma era troppo
invitante…hi, hi, hi!
Sì,
perché ad esempio con i cani troppo irruenti si deve giocare in modo molto
controllato e con i cani che tendono a fare un po’ i gradassi si può giocare ma
non si deve far vincere troppo.
Con i
bulletti, infatti, se gli umani lasciano troppa iniziativa permettendogli di
portar via loro la corda facilmente, beh amico mio, allora…si scherza con il
fuoco: si rischia così di rinforzare troppo la loro aggressività! Diciamo che i
quattrozampe di questo tipo dovranno vincere una volta su dieci e non di più!
Ma come
si fa a far lasciare la presa al mordace canide?
Semplice:
all’inizio l’umano dovrà far sì che anche il peloso possa tirare, regolando
sempre l’intensità del gioco in base all’indole del cane: per esempio se è un
cagnolino timido il bipede dovrà agitare molto il treccione e muoversi piuttosto
velocemente, ma se è un cane anche troppo attivo dovrà tenere un atteggiamento più calmo e controllato.
Poi sempre il bipede – perché è il bipede che deve fare le regole del gioco –
bloccherà il treccione vicino alla sua gamba, senza strattonare, semplicemente
bloccato, come se la corda fosse legata ad un albero.
In questo
modo il pelosetto, all’ inizio proverà a tirare di più, ma poi, visto che il
gioco diventa per lui poco interessante, il suo tirare sarà sempre meno
convinto e alla fine mollerà la presa.
In quel
preciso momento l’umano bipede ricomincerà ad agitare il treccione e via…il
gioco ricomincia!
Anche qui
però, prima di iniziare ad agitare di nuovo il treccione sarà bene richiedere un
bel ‘seduto’.
Un altro
piccolo consiglio…ogni sessione di gioco dovrà chiudersi con segnale. Ad
esempio, il bipede tirerà fuori di tasca una manciata di bocconcini e dopo aver
richiesto un ‘seduto’ li lancerà a terra, così sarà ben chiaro il messaggio: “per
oggi il gioco è terminato”…a noi quattrozampe non piacciono i fraintendimenti.
Adesso…arf…arf…ti
porto di corsa questa letterina, così magari ti viene voglia di schizzar fuori
di casa e divertirti con me…arf…arf…sto arrivandooooo!!!
Prendi la palla!!!
Aspetta,
aspetta Zac…non mi dire niente!
Io so
come si gioca con voi cani. Ad esempio mi diverto moltissimo a lanciarti la
palla e farmela riportare, giocare al ‘tira e molla’ con il nostro treccione
super-masticato, rincorrerti e farmi
rincorrere…
Beh?! Che
problema c’è? E’ facilissimo!
Sì,
insomma, non sempre: so ad esempio che all’inizio ci possono essere difficoltà
nel gioco del ‘riporto’ perché il cagnolino potrebbe correre verso la palla e,
invece di riportarla, trattenerla, scappando via se qualcuno tenta di
prendergliela. Però so anche come si fa a risolvere il problema…basta usare due
palline identiche! Una viene tenuta in mano, mentre l’altra rimane in tasca,
nascosta.
Si
comincia a giocare, quindi, con la pallina che abbiamo in mano. Nel farlo ci si
deve attivare moltissimo: la facciamo rimbalzare per terra ripetutamente, la
lanciamo verso l’alto, facciamo dei piccoli balzelli laterali, ce la passiamo
da una mano all’altra richiamando il cane facendo molto gli scemi!
Il cane
penserà:
‘Quella
sì che è una pallina interessante, non la mia…la mia non si muove per niente!’
In quel
momento lascerà la sua palla per venire da noi e quando l’attenzione dell’amico
a quattro zampe sarà alle stelle e la sua coda comincerà a roteare
vorticosamente non faremo altro che lanciare la palla andando a recuperare
quella lasciata da lui.
Con il
tempo si coglieranno i momenti in cui il cane viene verso di noi con la sua
palla in bocca. Quelli saranno i momenti in cui potremo togliergli la palla
premiandolo con un vivace ‘bravo’! Così, pian piano, imparerà anche a
riportarla.
Quando,
poi avrà, capito bene come funziona il gioco, si potrà anche giocare eliminando
una delle due palline e utilizzarne una soltanto.
L’errore
da non fare è quello di cominciare a rincorrere il furbetto per tutto il parco
cercando di farsi consegnare la pallina: questo è il modo migliore per far sì
che il cane addestri noi a farsi rincorrere quando gli pare e piace.
Allora
Zac…sono stato bravo?
venerdì 9 novembre 2012
Io sì che sono un gatto felice!!! Parte 2°
Prrr….prrr…quanto
mi piace scrivere!
Eh sì,
non ve l’avevo detto ma la postazione del computer è uno dei campi di
isolamento che preferisco: è in alto, è tranquillo e poi è calduccio al punto
giusto!
Ogni
tanto ci strofino un po’ il mio bel musetto e quando scendo giù lo faccio anche
sulle zampe della scrivania, così specifico bene che lì intorno è tuuuutto
mio!!! Si chiamano marcature di identificazione e sono molto importanti per noi
felini, ma di questo parlerò in seguito, quando ne avrò voglia: a noi gatti non
piacciono le imposizioni.
Ma
piuttosto…torniamo a snocciolare i motivi della mia serenità!
Beh,
diciamo che i miei amici umani hanno fatto molto: mi permettono di andare dove
voglio – anche se da quando, da piccolo, sgraffignai una fetta di carne in
bellavista sul tavolo di cucina non ne trovo più in giro, chissà perché?! – e
poi impegnano molto il mio tempo libero dalle ronfate. Per esempio…in salotto e
nello studio ci sono delle piccole scatole di cartone con piccoli fori dove io
posso infilare le mie piccole (lo saranno davvero?) zampette per scovare gustose
crocchette. Ogni tanto, poi, in giro per casa trovo delle bottiglie di plastica
da ½ litro con dei fori e dentro alcuni croccantini. Io ci passo un bel po’ di
tempo a girarla e rigirarla così, ogni tanto, qualche croccantino esce fuori: è
un po’ come giocare alle slot machines…viva Las Vegas!!!
A parte
gli scherzi, diciamo che i Giorgi hanno capito che io, in quanto ferooooce
predatore, ho una voglia matta di cacciare. Così, piuttosto che farsi predare la
zampe dei pantaloni, mi fanno cacciare cibo prelibato…e io mi diverto di più!
Alla
prossima amici mici..mici-machi ma soprattutto micie-micie!!!
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