giovedì 29 novembre 2012

Incontro a Bari

Ciao a tutti,
qui sotto riporto la locandina di un incontro che riguarda il T-Touch in programma per la prossima domenica a Bari.
Un'occasione per avvicinarsi a questo interessante metodo spesso inserito in programmi terapeutici di cani affetti da disturbi comportamentali.

mercoledì 28 novembre 2012

Il 'richiamo' x 2



Zac scrive…

Ah, quasi dimenticavo…
…conosco anche un gioco divertente che aiuta nel ‘richiamo’.
Questo, però, è un gioco da fare al parco insieme ad un compagnetto…così sarà ancora più spassoso!
Dunque:
I due bambini – ma possono essere anche più grandicelli, magari no la nonna di ottant’anni con la bisnonna di centoventi hi, hi, hi! – si mettono ad una distanza di circa 10 metri uno dall’altro.
Uno dei due tiene l’ amico quattrozampe.
L’altro, quello che non ha il cagnolo per capirsi, comincia a correre (una corsetta di pochi passi non una corsa da gara dei cento metri) richiamando il cane.
L’amico che è fermo lascerà andare il peloso che subito si fionderà verso il compagno che corre.
Appena il cane arriva il bambino che corre si fermerà premiando il quattrozampe con un bocconcino e con un ‘ok’.
Nel frattempo sarà partito l’altro compagnetto che richiamerà il cane e lo premierà al suo arrivo.
Si continuerà in questo modo facendo percorrere al pulcioso canide un percorso a zig-zag. 
L’esercizio terminerà dopo aver fatto circa 100 metri. Alla fine si richiederà sempre un ‘seduto’ e si lanceranno dei bocconcini a terra.
L’unica attenzione da tenere è quella di coordinarsi bene con il proprio compagnetto altrimenti tra partenze anticipate e premi ritardati il povero cagnolo girerà come una trottola senza capirci niente!
Allora…carino, no?!
Utile per due motivi: ci esercitiamo al richiamo e allo stesso tempo smaltiamo i chili di troppo…ma per fare esercizio fisico ci vuole energia per cui vado a vedere – o meglio vado ad annusare – se ritrovo la salsiccia che ho sotterrato l’altro giorno!

lunedì 26 novembre 2012

Richiamo...un esercizio utile



Zac scrive...
Caro Armandino,
ho letto la tua letterina ma ci ho messo un po’perché mi si era attaccata, puah! puah! alla lingua.
Comunque mi complimento con te e ti devo stringere la zampa, ehm…la mano: sei stato proprio bravo!
Ora posso solo suggerirti un esercizio utile da svolgere in 3 settimane per migliorare le risposte al richiamo di noi quattrozampe.

Allora:
I° settimana…si comincia sempre in un ambiente tranquillo. Il bipede lascerà il suo fedele Fido libero di muoversi e subito accennerà una piccola corsa – qualche passo solamente – in direzione opposta al peloso amico, richiamandolo con un “Vieni”.
Poi, mentre il quattro zampe si avvicina, l’umano si accovaccerà e appena il cane arriverà da lui, lo premierà con un bocconcino e con un “ok”.

II° settimana…con il cane sempre libero il bipede non dovrà più accennare la corsa, ma semplicemente si abbasserà appena il cagnolo arriva, subito ricompensa!

III° settimana…il cane è sempre libero ma il suo amico ominide non dovrà abbassarsi: semplicemente richiamerà il cane e non appena arriva lo premierà!

E’meraviglioso quando si crea un legame così forte con il proprio partner (che termini tecnici, eh?) da non desiderare altro che correre vicino a lui non appena ci chiama…questi esercizi aiutano moltissimo!!!

E’ bellissimo stare accanto a te,caro amico mio! 

Gli amici di Zac!

Salve amici,
mi scrive un'altra bellissima cagnolina...ma chissà perchè mi scrivono tutte belle pupe...sarà colpa del mio fascino da romantico randagio, ah l'amour!!!
Vi presento Nikka Costa! No, non la cantante...quella di 'sometimes I wonder' per capirsi, questa è un'affascinante cagnolina trooooppo carina! Lei non canta ma ha una voce...dovreste sentirla quando abbaia dal balcone: musica per le mie orecchie!!! Tanti bauh, bauh a lei e alla sua simpatica amica Jessica!

sabato 24 novembre 2012

Il richiamo...perchè a volte non funziona?








Armandino scrive…

Zac, Zac, Zac...non nel senso della forbice…voglio dire…
…ecco, ecco, Zac, ti volevo dire…ho trovato!
Sì, ci ho riflettuto a lungo e ho capito i motivi per cui il richiamo a volte non funziona.

Per esempio ho capito che se si chiama il cane con voce grossa e autoritaria il peloso si spaventa e difficilmente viene.

Oppure, se si punisce il cane che tarda a venire da noi quando lo richiamiamo, lui vedrà il richiamo come una punizione e quindi col cavolo che torna!!!

Alcune posture come per esempio rimanere in piedi con le braccia allungate verso il cane, messi frontalmente, offrendo quindi un’immagine di sé molto grande…beh, anche così non va bene! Il cane verrà più facilmente da noi se utilizziamo la posizione accovacciata, obliqua che tu hai descritto precedentemente.

Anche richiamare il cane solo alla fine della passeggiata per mettergli il guinzaglio è sconsigliato: il quattrozampe capirà che è il momento di andar via e guardandoci di soppiatto correrà verso i suoi amici a giocare. Semmai si dovrà richiamare il nostro amico tenendo il guinzaglio in mano e appena arriva dargli un bocconcino per poi lasciarlo andare. Si ripeterà l’operazione più volte e nel momento in cui dobbiamo andar via gli faremo un bella carezza e gli metteremo il guinzaglio. Così per lui venire da noi non sarà più una punizione.

Anche rincorrere il cane per tutto il parco nel tentativo di prenderlo è sbagliato: così sarà lui a richiamare noi…riuscite sempre a fregarci, eh?!
Piuttosto sarà opportuno richiamare il peloso amico andando nella direzione opposta a lui.

E’ sbagliato pure chiamare il cane mille volte:
“Ehi Rocky, Rocky, Rocky…”
“E basta!!! Che suono noioso e ripetitivo” penserà il quattrozampe “io me ne vado da quella bella cagnolina e a te, giradischi rotto, non ti calcolo neanche un po’!”

Sarà, invece, bene lasciare divertire il nostro cane e nel momento in cui gli stimoli esterni sono per lui poco interessanti, così, cogliendo il tempo giusto – proprio come un bravo comico – si richiamerà l’attenzione verso di noi per poi ricompensarlo quando arriva.

E quindi.
Ehi Zac, vieni, ok bravo…
…questa letterina è per te!

 

venerdì 23 novembre 2012

Zac e Max ringraziano!!!


Ciao amici pets,
poche righe per ringraziare le amiche di  http://fiorifiliefantasia.blogspot.com/
che ci hanno dedicato un post del loro blog.
Per tutte quante una festosa scodinzolata!!!


Maoooo...io volevo anche ringraziare 
le amiche de  www.illungobaffo.it
che ci hanno inserito sulla home page del loro sito.
A loro e ai micetti che curano con tanta passione e impegno, un ringraziamento particolare...sono sicuro che posso parlare a nome di tutti noi felini:le persone come loro che dedicano gran parte della loro vita ai randagi meritano tutto il nostro rispetto!
Adesso però mi viene di fare le fusa a tutte voi...
...chissà se vi arrivano...

 

 

mercoledì 21 novembre 2012

Il Richiamo


 Zac scrive…

Bene Armandino,
mi fa piacere che tu abbia capito come si insegna il ‘seduto’. Peccato che io lo sappia già eseguire perfettamente!
Vediamo un po’, invece, se sai come si richiama un cane…sì, lo sai qual è il modo corretto per richiamare il proprio quattrozampe?
Ok, te lo dico io. Allora:
Si comincia come sempre in un luogo tranquillo, lontano da distrazioni e interferenze esterne.
Poi l’umano bipede con un bocconcino racchiuso nella mano si piegherà sulle ginocchia assumendo una posizione obliqua rispetto al cane (postura neutra). In pratica dovrà stare accovacciato con il corpo in posizione non frontale, voltato di circa 45°.
Quindi, usando un tono dolce e gentile richiamerà il suo amico peloso: “Vieni Lucky” …
…chissà perché molti miei amici si chiamano Lucky, saranno davvero fortunati o sarà, invece, che i fortunati sono i loro bipedi compagni? Io proporrei di mettere Lucky come secondo nome a tutti gli umani che adottano un cane…qualcosa del tipo…Mario Lucky Rossi…sono loro i fortunati, non credi?!

Ma comunque, continuiamo…

Lo stare accovacciati in posizione non frontale favorisce molto il richiamo, vedrai!
Infatti, appena verrà richiamato il cagnolo arriverà e subito il bipede lo premierà con il bocconcino che aveva in mano dicendo: “Ok!”

Poi il duezampe si sposterà in un altro punto e ripeterà il richiamo per più volte.
La sessione di allenamento verrà chiusa al solito modo: cioè prendendo una manciata di bocconcini e lanciandoli poco distante. Il peloso capirà, così, che l’allenamento è concluso.

Ogni tanto, però, in appartamento quando il cane si trova in un’altra stanza il bipede avrà modo di allenarsi chiamandolo e assumendo la posizione di richiamo per poi premiare il cane quando arriva…anche tu lo fai ogni tanto e io, come vedi, non ci metto molto a correre da te!

Perché il richiamo spesso non funziona? I motivi possono essere molti…comincia a rifletterci su che la prossima volta ne parliamo insieme!

Una affettuosa lappata…slap, slap…beh, sono due ma si sa che sono un cane molto affettuoso!

Alla prossimaaaa!!!   

martedì 20 novembre 2012

Gli amici di Zac!

Hei pelosi scansafatiche, smettete di scaldare i vostri divani 

e venite un po' qua a vedere chi mi scrive?!




Questa dolce signorina si chiama Carolina ed è siciliana verace!!!
Con la sua nuova amica del cuore, Domenica, si conoscono da poco ma sono già una coppia a 6 zampe molto affiatata!





Questa bella 'bimba' (detto così come si dice dalle sue parti) 

è, invece, Cleo. Lei e i suoi compagni bipedi Tatiana e Mirio 

mi scrivono dalla cara Livorno, from Tuscany!

'Questa foto' mi abbaia Cleo 'è di qualche tempo fa perchè a 

noi signorine non piace mostrare le rughe'. 

Vanitosa, eh?

Io però sono sicuro che sei bellissima anche adesso!!!

Allora amici, a vedere questi due bei bocconcini non viene 

voglia di andare al dogwash per farsi dare una sistemata e 

poi chiedere galantemente un'uscita al parco?!

Niente profumi però: a noi cagnoli piace annusarci così...

al naturale!!!

Adesso aspetto le foto di tutti gli altri amici, anche quelli che 

mi seguono da tutta Europa, da oltre Europa e perchè no...

pure dai simpatici quattrozampe americani perchè...gli 

States hanno sempre il loro fascino!!!

See you soon,

bye, bau!!!

 
  

lunedì 19 novembre 2012

A Max piacciono i doppi servizi!


E adesso miagoliamo di un argomento un po’…diciamo…riservato: la cacca e la pipì!
Riservato sì, ma anche normale: c’è qualcuno di voi per caso che non la fa?!
Tutti sanno che a noi mici piace che i servizi igienici siano in perfette condizioni, ecco perché la cassettina deve essere sempre a posto. Quindi sarà opportuno che gli umani riempiano bene la cassetta con sabbiolina ottima e abbondante (uno strato di almeno 5 cm). Almeno una volta al giorno verrà pulita togliendo la parte superficiale, lasciando la sabbiolina asciutta sotto ed eventualmente aggiungendone altra.
Una volta al mese, poi, verrà svuotata completamente e lavata con acqua e sapone neutro non profumato. Meglio non usare candeggina e disinfettanti in genere: non è necessario disinfettare, basta pulire…se ve lo dico io che son felino vi potete fidare!
Anche l’odore dei saponi profumati a volte…puah! ci disturba parecchio, per cui magari scappiamo via dalla cassettina e andiamo al bagno proprio sul tappeto del salotto!
La sabbiolina? Anche questa deve essere non profumata e i granelli che la compongono non devono essere appuntiti, altrimenti ci facciamo male alle zampucce e via…di nuovo al bagno sul tappeto del salotto!
Le cassette igieniche? Chiuse, aperte, questo non ha troppa importanza. L’importante è che siano abbastanza distanti dalle zone dove pranziamo e che siano sufficienti al numero dei mici presenti nell’appartamento. La quantità perfetta è pari al numero dei gatti più una. Quindi, se in casa ci sono 3 gatti le cassettine dovranno essere 4, così se troviamo il bagno occupato andiamo nell’altro che è più bello e più pulito…quanto ci piacciono i doppi servizi, non si tratta di lusso, si tratta di stile!
E poi mi raccomando, un po’ di privacy! Le cassette igieniche collocate in posti troppo trafficati non le gradiamo molto per cui…di nuovo al bagno in salotto!!!
Oops…scusate ma era inevitabile…questo argomento mi ha fatto ricordare che devo fare una cosuccia urgente…corroooo!!!  

sabato 17 novembre 2012

Parliamo del 'seduto'

Armandino scrive…

Caro Zac,
oggi a scuola è arrivata una coppia formidabile: un educatore cinofilo con il suo cagnolino!
E’ stato affascinante osservare la perfetta intesa che c’era tra di loro…si vede proprio che stanno tutto il tempo insieme.
Lui ci ha spiegato che cane e lupo hanno un’origine comune e che il rapporto tra uomo e cane è antichissimo…almeno 15000 anni, mamma mia non riesco a immaginare quanti sono…un’infinità! Sì, caro lupacchiotto mio, sembra proprio che il cane e l’uomo abbiamo subìto un processo di co-evoluzione (almeno così lo ha chiamato lui): in pratica uomo e cane si sono evoluti insieme e quindi, dico io, se l’uomo è riuscito a superare le difficoltà che gli si sono presentate davanti nel corso della storia, beh…è anche grazie a voi amici cani, no? Roba da commuoversi,  anche se io sono un maschio e non piango mai, beh...sì, insomma…a volte, ma solo per poco!!!
Probabilmente molti umani non se ne rendono conto ma si dovrebbe dire grazie a tutti voi amici cani almeno una volta al giorno!
Poi l'educatore ci ha detto anche che nell’educare un cane bisogna stare attenti a premiare nel momento giusto. ‘In pratica’ ci ha spiegato ‘un esperto educatore cinofilo deve essere come un bravo comico e non perché deve far ridere ma perché deve avere i tempi giusti!’
Ma il momento più bello è stato quando ci ha fatto vedere alcuni esercizi di educazione di base.
Per esempio adesso so come si fa a fare eseguire il ‘seduto’.
In pratica questi sono i passaggi:

Iniziare in un ambiente tranquillo…dove non ci sono distrazioni.

Tenere un bocconcino chiuso nella mano, richiamare il cagnolo e appena arriva premiarlo con il bocconcino.

Mettendosi di fronte al cane o leggermente di lato a lui ad una distanza pari al braccio teso, passare lentamente la mano (con un altro bocconcino chiuso al suo interno) sopra la sua testa descrivendo una parabola. In questo modo il cane, per seguire il bocconcino, sarà costretto a indietreggiare e ad allungare il muso verso l’alto. Prima o poi si metterà seduto!!!

Mentre facciamo questo, pronunceremo la parola ‘seduto’ in modo dolce e gentile (non è un’imposizione è una richiesta!). L’educatore si è raccomandato di non pronunciare la parola ‘seduto’ in modo ripetitivo, altrimenti il cane non capisce che quello è il segnale.

Appena il cagnolotto si sarà seduto verrà premiato aprendo la mano e dandogli il bocconcino.


A poco a poco il cane capirà che la parola ‘seduto’ significa proprio quello e con il tempo non ci sarà più neanche bisogno di far vedere la mano con dentro il bocconcino (comando gestuale): basterà solo pronunciare ‘seduto’ (comando verbale) e il cane si siederà.

Se durante l’esercizio il cane tenterà di saltare per prendere il bocconcino si dovrà ritirare la mano in tasca e ruotare il corpo di 180° (in pratica si dovrà dare le spalle al furbetto). Poi ci gireremo di nuovo e riproveremo.

Possibili cause di insuccesso sono:

Il premio viene dato in ritardo, cioè quando il cane si sta già alzando (in questo caso insegneremo al cane ad alzarsi e non a sedersi).

Usare un tono di voce autoritario…il cane penserà ‘che gioco del cavolo è? Questo urla come una scimmia !!!’ ( e non me ne vogliano le scimmie)

Cercare di far fare l’esercizio al cane quando ha troooppa voglia di giocare: prima si giocherà un po’ con lui, si farà sfogare un po’ e poi si comincerà l’esercizio.


“Attenzione anche a non far sì che al cane, una volta che ha imparato a sedersi" ha aggiunto l'educatore "venga in mente di venire da voi, soprattutto quando siete a tavola, e mettersi a sedere per ricevere bocconcini…a volte sono talmente furbi che riescono loro a ammaestrare noi umani: ‘ok, ragazzo ora sono seduto…caccia fuori il bocconcino!!!’ Piuttosto sarà buona norma premiare il cane anche solo con una carezza quando se ne sta tranquillo seduto vicino a noi”

Ah, un libro molto interessante che ci a consigliato di leggere: si chiama ‘Lupi travestiti’ ed è scritto da una veterinaria comportamentalista, Barbara Gallicchio. 

Carezze a volontà, mio carissimo Zac!!!

giovedì 15 novembre 2012

Come focalizzare la sua attenzione





Zac scrive…



Ok Armandino,
abbiamo parlato di alcuni giochi…servono per divertirsi ma soprattutto rafforzano molto il rapporto a 6 zampe! Ce ne sono tantissimi e quelli di cui abbiamo parlato - che strano…un cane che parla, mah?! – sono solo una parte di quelli che descriveremo più avanti. Ma alla base di tutti i giochi con l’umano a due zampe c’è il legame che il bipede stesso è riuscito a creare con il proprio compagno. Come?
Beh, la fiducia, la stima, il rispetto sono cose che si conquistano ogni giorno, si sa!
Però un esercizio molto utile è certamente quello dell’’attenzione’. Questo esercizio si può fare sia con il cucciolo (sarà molto facile e divertente), sia con qualsiasi altro quattrozampe anche se un po’ più cresciutello.
Si prenderanno dei gustosi bocconcini (come mi piacciono i pezzetti di wurstel al pollo!) e si inizierà in un luogo tranquillo, come può essere l’appartamento, il giardino di casa o un angolo del parco non troppo trafficato.
Il bipede chiamerà il cagnolo verso di lui, gli chiederà un ‘seduto’ (sì, sì, ok, prima o poi parleremo del ‘seduto’) e subito lo premierà con un bocconcino. Poi comincerà a camminare lentamente in una direzione tenendo il bocconcino nascosto in mano all’altezza del petto in modo tale che il seguace quattrozampe per guardare la mano con dentro il bocconcino è costretto a tenere lo sguardo verso il muso del bipede.
Così, quando l’attenzione del peloso sarà rivolta al suo amico ominide, verrà premiato prima con un ooook! e subito dopo con un bocconcino, mentre se il monello distoglie lo sguardo si aspetterà un po’ e poi si richiamerà.
Attenzione a non richiamare troppo spesso, in troppi modi differenti e usando frasi interminabili. Richiami del tipo ‘Ehi, Lucky, Lucky, Lucky, Lucky….’ oppure ‘Che fai Lucky, non vedi che il tuo padroncino è qua, soltanto qua e nient’altro che qua?’ stordirebbero anche la mente di un maestro di yoga, non credi?
Una parola oppure un suono che sia sempre lo stesso, facendo attenzione a non pronunciarlo troppo spesso altrimenti l’efficacia del richiamo si perde. Qualcosa del  tipo ‘Ehi’, detto dolcemente, naturalmente, e non come lo dice Fonzie (sì, quello di Happy days per intendersi).
Così facendo ogni tanto il bipede cambierà direzione con il suo fedele, attento, compagno al seguito!
Come terminare la sessione di allenamento? Perché non vai a rileggerti la letterina che riguarda il gioco del ‘tira e molla’?
Scusa ma adesso vado un po’ sulla terrazza a richiamare i miei pelosi amici…so che non si fa ma a volte, proprio, non resisto, devo proprio....ululare…Ahuuuuuuuu!!!      

mercoledì 14 novembre 2012

Il territorio del gatto


Ehilà gattacci!!! Come va?
E’ un po’ che non ci sentiamo ma è risaputo che a noi gatti piace…diciamo…’riflettere’ a lungo. Sì, effettivamente passiamo almeno 12-14 ore al giorno a ronfare. Attenzione amici, se vedete un nostro simile che dorme molto meno e che magari presenta altri segni di stress, del tipo…è piuttosto nervoso e si nasconde facilmente o addirittura ha la pancia tutta spelacchiata…beh, questo potrebbe essere un campanello di allarme. Consigliategli di andare a trovare il suo vet di fiducia, lui saprà capire se è un problema da nulla o se ci vuole un doc castiga-gatti (quanto mi piace chiamare così quei bravi figliuoli dei vet comportamentalisti).
Allora, riprendendo il filo del discorso –senza giocarci troppo però – l’altra volta dicevamo proprio che a noi gatti piace un sacco cacciare. In realtà piace anche molto esplorare il nostro territorio. Diciamo che lasciamo i nostri luoghi di riposo per andare nelle zone dove, invece, giochiamo, per poi spostarci nei territori di caccia preferiti (per i gatti casalinghi sono le scatole di crocchette, ricordate no?), per andare, infine, a fare pupù e pipì nei luoghi di eliminazione. No, non è che facciamo sempre gli stessi percorsi, quelli li fanno quei curiosi soggetti che sono i piloti di Formula Uno…girano, girano…mah, per quelli sì che ci vuole uno bravo, e chi li capisce?!
Diciamo che noi, invece, a seconda delle nostre esigenze passiamo da una zona all’altra seguendo percorsi ben definiti. Sì, è questo che va capito! Noi gatti ci costruiamo delle mappe mentali con percorsi precisi che collegano le varie zone di attività. Ecco perché spostare dei mobili, cambiare spesso la disposizione degli oggetti o addirittura iniziare dei lavori in qualche parte dell’appartamento può farci andare fuori di melone!
Certamente, non per tutti i micidi capita così, alcuni riescono anche ad adattarsi a cambiamenti frequenti, ma di solito sono anche quelli che hanno amici bipedi attenti alla loro sensibilità di gatto!
La prossima volta di che parleremo? E che ne so! Avevo la sfera di cristallo ma sfortunatamente si è rotta, vi giuro non sono stato io!!!
Ciao-miao!!!

martedì 13 novembre 2012

I 4 contenitori



Cari amici quattrozampe e non,
sono qui ad elencarvi i quattro prossimi contenitori del blog che voi stessi potrete riempire:

La posta di Zac…risponde a tutti i cani che hanno difficoltà comportamentali o semplicemente sono curiosi di sapere di più sui perché del comportamento canino

Domande per Max? Il corrispettivo felino della  posta di Zac. Attenzione…il gattaccio risponde sì, ma con mooolta calma!

Gli amici di Zac e Max…dove verranno appiccicate le vostre foto, da soli o in compagnia dei vostri amici a due zampe.

Come immagino Zac, Max e Armandino? Qui, invece, verranno esposti i vostri capolavori che raffigurano i nostri tre amici. Sì perché l’amica disegnatrice Elena Mossuto, l’autrice dei disegni che aprono ogni post, se li immagina così. Ma voi…come li immaginate?


Complicato?
Noooo, basta inviare tutto all’indirizzo di posta elettronica che trovate lassù nell’intestazione del blog. Naturalmente l’invito è esteso a tutti…anche a quelli che ci seguono da oltre Oceano!

Nel frattempo, non posso far altro che salutare da parte vostra Max, Zac e Armandino e urlarvi forte…GRAZIEEEE!!!



P.S. Questo annuncio sarà pubblicato periodicamente, circa una volta al mese. Non me ne vogliano quelli che lo hanno già letto.  

lunedì 12 novembre 2012

'Il tira e molla''








Molto bene Armandino! Ottimo direi!
Solo un consiglio da cane a ometto: ogni volta, prima di lanciare la palla è bene richiedere un ‘seduto’ (una di queste volte si dovrà parlare anche di quelli che sono i passi che i pelosi principianti devono seguire per apprendere bene il ‘seduto’, non credi?).
Poi, per quanto riguarda il ‘tira e molla’ ti posso dire che sì, io e te giochiamo molto bene a questo gioco e ci divertiamo un sacco ma il ‘tira e molla’ è un esercizio ‘da prendere con le molle’…perdona il gioco di parole ma era troppo invitante…hi, hi, hi!
Sì, perché ad esempio con i cani troppo irruenti si deve giocare in modo molto controllato e con i cani che tendono a fare un po’ i gradassi si può giocare ma non si deve far vincere troppo.
Con i bulletti, infatti, se gli umani lasciano troppa iniziativa permettendogli di portar via loro la corda facilmente, beh amico mio, allora…si scherza con il fuoco: si rischia così di rinforzare troppo la loro aggressività! Diciamo che i quattrozampe di questo tipo dovranno vincere una volta su dieci e non di più!
Ma come si fa a far lasciare la presa al mordace canide?
Semplice: all’inizio l’umano dovrà far sì che anche il peloso possa tirare, regolando sempre l’intensità del gioco in base all’indole del cane: per esempio se è un cagnolino timido il bipede dovrà agitare molto il treccione e muoversi piuttosto velocemente, ma se è un cane anche troppo attivo dovrà tenere un atteggiamento più calmo e controllato. Poi sempre il bipede – perché è il bipede che deve fare le regole del gioco – bloccherà il treccione vicino alla sua gamba, senza strattonare, semplicemente bloccato, come se la corda fosse legata ad un albero.
In questo modo il pelosetto, all’ inizio proverà a tirare di più, ma poi, visto che il gioco diventa per lui poco interessante, il suo tirare sarà sempre meno convinto e alla fine mollerà la presa.
In quel preciso momento l’umano bipede ricomincerà ad agitare il treccione e via…il gioco ricomincia!
Anche qui però, prima di iniziare ad agitare di nuovo il treccione sarà bene richiedere un bel ‘seduto’.
Un altro piccolo consiglio…ogni sessione di gioco dovrà chiudersi con segnale. Ad esempio, il bipede tirerà fuori di tasca una manciata di bocconcini e dopo aver richiesto un ‘seduto’ li lancerà a terra, così sarà ben chiaro il messaggio: “per oggi il gioco è terminato”…a noi quattrozampe non piacciono i fraintendimenti.
Adesso…arf…arf…ti porto di corsa questa letterina, così magari ti viene voglia di schizzar fuori di casa e divertirti con me…arf…arf…sto arrivandooooo!!!

Prendi la palla!!!


Aspetta, aspetta Zac…non mi dire niente!
Io so come si gioca con voi cani. Ad esempio mi diverto moltissimo a lanciarti la palla e farmela riportare, giocare al ‘tira e molla’ con il nostro treccione super-masticato, rincorrerti  e farmi rincorrere…
Beh?! Che problema c’è? E’ facilissimo!
Sì, insomma, non sempre: so ad esempio che all’inizio ci possono essere difficoltà nel gioco del ‘riporto’ perché il cagnolino potrebbe correre verso la palla e, invece di riportarla, trattenerla, scappando via se qualcuno tenta di prendergliela. Però so anche come si fa a risolvere il problema…basta usare due palline identiche! Una viene tenuta in mano, mentre l’altra rimane in tasca, nascosta.
Si comincia a giocare, quindi, con la pallina che abbiamo in mano. Nel farlo ci si deve attivare moltissimo: la facciamo rimbalzare per terra ripetutamente, la lanciamo verso l’alto, facciamo dei piccoli balzelli laterali, ce la passiamo da una mano all’altra richiamando il cane facendo molto gli scemi!
Il cane penserà:
‘Quella sì che è una pallina interessante, non la mia…la mia non si muove per niente!’
In quel momento lascerà la sua palla per venire da noi e quando l’attenzione dell’amico a quattro zampe sarà alle stelle e la sua coda comincerà a roteare vorticosamente non faremo altro che lanciare la palla andando a recuperare quella lasciata da lui.
Con il tempo si coglieranno i momenti in cui il cane viene verso di noi con la sua palla in bocca. Quelli saranno i momenti in cui potremo togliergli la palla premiandolo con un vivace ‘bravo’! Così, pian piano, imparerà anche a riportarla.
Quando, poi avrà, capito bene come funziona il gioco, si potrà anche giocare eliminando una delle due palline e utilizzarne una soltanto.
L’errore da non fare è quello di cominciare a rincorrere il furbetto per tutto il parco cercando di farsi consegnare la pallina: questo è il modo migliore per far sì che il cane addestri noi a farsi rincorrere quando gli pare e piace.
Allora Zac…sono stato bravo?


venerdì 9 novembre 2012

Io sì che sono un gatto felice!!! Parte 2°



Prrr….prrr…quanto mi piace scrivere!
Eh sì, non ve l’avevo detto ma la postazione del computer è uno dei campi di isolamento che preferisco: è in alto, è tranquillo e poi è calduccio al punto giusto!
Ogni tanto ci strofino un po’ il mio bel musetto e quando scendo giù lo faccio anche sulle zampe della scrivania, così specifico bene che lì intorno è tuuuutto mio!!! Si chiamano marcature di identificazione e sono molto importanti per noi felini, ma di questo parlerò in seguito, quando ne avrò voglia: a noi gatti non piacciono le imposizioni.
Ma piuttosto…torniamo a snocciolare i motivi della mia serenità!
Beh, diciamo che i miei amici umani hanno fatto molto: mi permettono di andare dove voglio – anche se da quando, da piccolo, sgraffignai una fetta di carne in bellavista sul tavolo di cucina non ne trovo più in giro, chissà perché?! – e poi impegnano molto il mio tempo libero dalle ronfate. Per esempio…in salotto e nello studio ci sono delle piccole scatole di cartone con piccoli fori dove io posso infilare le mie piccole (lo saranno davvero?) zampette per scovare gustose crocchette. Ogni tanto, poi, in giro per casa trovo delle bottiglie di plastica da ½ litro con dei fori e dentro alcuni croccantini. Io ci passo un bel po’ di tempo a girarla e rigirarla così, ogni tanto, qualche croccantino esce fuori: è un po’ come giocare alle slot machines…viva Las Vegas!!!
A parte gli scherzi, diciamo che i Giorgi hanno capito che io, in quanto ferooooce predatore, ho una voglia matta di cacciare. Così, piuttosto che farsi predare la zampe dei pantaloni, mi fanno cacciare cibo prelibato…e io mi diverto di più!
Alla prossima amici mici..mici-machi ma soprattutto micie-micie!!!