Bene, questo è il protocollo
di terapia comportamentale prescritto per Yoghi:
Esercizio ‘seduto’
I proprietari dovranno
impegnarsi nel far apprendere per bene a Yoghi l’esercizio del ‘seduto’
(l’esecuzione del ‘seduto’ è stata illustrata in uno di post precedenti).
Tale esercizio servirà per
gestire meglio l’iniziativa in ogni momento della giornata: Yoghi da ora in poi
si dovrà guadagnare ogni ricompensa.
Gestione del cibo
Il cibo a disposizione dovrà
essere tolto e somministrato ad orari ben precisi, così Yoghi non potrà
servirsi della ciotola quando vuole ma dovrà necessariamente attendere che sia
un componente della famiglia a dargli da mangiare.
Quindi le ciotole verranno
lasciate a terra per 15-20 minuti e poi tolte per essere di nuovo riempite al pasto
successivo (almeno 2 pasti al giorno).
E’ assolutamente sconsigliato
somministrare cibo ai cani da tavola: abbiamo visto che i cagnolini
appartenenti al gruppo e Yoghi in particolare elemosinano e ottengono cibo a
tavola. Quindi sono i cani a decidere quando e quanto mangiare: anche nel
momento del pasto è Yoghi a prendere l’iniziativa e invitare i proprietari a
somministrargli cibo.
Per evitare tutto questo, i
componenti della famiglia potranno mettere da parte tutti i bocconi che
vogliono dare ai cani per poi somministrarli in seguito una volta che avranno
sparecchiato la tavola.
Gestione dello spazio
Dal momento che i proprietari
hanno espressamente richiesto di non togliere l’uso di divani, poltrone e letti
ai cani, Yoghi potrà tranquillamente riposarvi sopra. Ad una condizione però:
solo dopo il consenso dei proprietari.
In pratica, se durante la
giornata Yoghi salirà sopra il divano di sua iniziativa, dovrà essere
gentilmente richiamato a terra e una volta giù gli verrà dato il consenso di
salire ma solo dopo avergli fatto eseguire un ‘seduto’. Nel far scendere il
cane non si dovranno usare modi bruschi (mai dare occasione di scatenare
conflitti o competizioni), né tantomeno prendere di forza il cane e tirarlo giù
(allora sì che si scatenerebbe il conflitto con il rischio di provocare
un’aggressione).
Semplicemente la sequenza
sarà questa:
“Yoghi scendi” Se non scende
ci si allontanerà e ci si abbasserà richiamandolo (vedi post precedente sul
‘richiamo’). Una volta sceso verrà premiato con un “ok” e un bocconcino.
Subito dopo gli verrà
richiesto un ‘seduto’…
…e una volta eseguito gli
sarà permesso di salire “ok, sali”
Questo vale anche per il
letto nel momento in cui si andrà a dormire.
Far scendere Yoghi tutte
le volte che prova a salire addosso
Tutte le volte che i cani
(per non modificare la struttura del gruppo dovremo comportarci così anche con
gli altri cagnolini) tentano di salire addosso con le zampe anteriori ci
dovremo voltare rapidamente in modo da farli scendere e una volta a terra li
premieremo dicendo loro “ok, bravo”. Subito dopo faremo eseguire un ‘seduto’
prima di dar loro di nuovo attenzione.
Giochi
Con Yoghi si giocherà al
riporto della palla (vedi post precedenti).
Ricordo di giocare con lui da
solo in modo tale da non creare troppa confusione nel gioco.
Il gioco servirà a rafforzare
il legame con lui e a creare un rapporto di fiducia nei confronti dei
proprietari.
Se ruba oggetti
In questo caso non dovremo
rincorrere il cane per tutta casa ma semplicemente allontanarsi da lui, richiamarlo
verso di noi con il solito metodo e somministrargli dei bocconcini. Nel momento
in cui lui si mette a mangiare con tutta calma andremo a recuperare l’oggetto
rubato.
Se,
poi, Yoghi dovesse continuare a tenere l’oggetto e a non rispondere al richiamo
non dovremo far altro che avvicinarsi a lui e lanciargli dei bocconcini a
qualche metro di distanza. Nel momento in cui il cane va a mangiare andremo a
recuperare l’oggetto rubato.
Al
posto dei bocconcini potremo anche utilizzare la pallina, lanciandola a
distanza di qualche metro in modo da far allontanare Yoghi dall’oggetto che ha
rubato per poi andarlo a recuperare con tutta calma.
Tutto
ciò per non creare ancora una volta un conflitto tra cane e proprietario e
permettere ai proprietari di gestire il momento difficile senza alcun rischio.
Uscite
in passeggiata
Abbiamo
visto che Yoghi è molto contento quando esce: per lui è un’occasione di svago e
divertimento. Per cui almeno una volta durante la giornata uno dei componenti
della famiglia lo porterà fuori in passeggiata.
Attenzione,
però, a gestire il momento in modo corretto: se è Yoghi a venire da noi per
richiederci con insistenza di andare fuori mostrandosi troppo agitato non dovrà
essere considerato; nel momento in cui, invece, Yoghi si mostra tranquillo,
prenderemo il guinzaglio, lo richiameremo e solo dopo avergli fatto eseguire il
’seduto’ gli metteremo il guinzaglio e lo porteremo in passeggiata.
A questo punto devo
puntualizzare che questa è la terapia comportamentale prescritta per Yoghi e i
suoi proprietari. Sottolineo il fatto che ogni protocollo è personalizzato e
difficilmente può essere utilizzato su altri soggetti e in altre situazioni,
almeno non senza effettuare una visita comportamentale.
Ancora un caro saluto a Yoghi
e ai suoi familiari, buon lavoro!
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