martedì 5 marzo 2013

Yoghi...terapia comportamentale



Bene, questo è il protocollo di terapia comportamentale prescritto per Yoghi:

Esercizio ‘seduto’
I proprietari dovranno impegnarsi nel far apprendere per bene a Yoghi l’esercizio del ‘seduto’ (l’esecuzione del ‘seduto’ è stata illustrata in uno di post precedenti).
Tale esercizio servirà per gestire meglio l’iniziativa in ogni momento della giornata: Yoghi da ora in poi si dovrà guadagnare ogni ricompensa.

Gestione del cibo 
Il cibo a disposizione dovrà essere tolto e somministrato ad orari ben precisi, così Yoghi non potrà servirsi della ciotola quando vuole ma dovrà necessariamente attendere che sia un componente della famiglia a dargli da mangiare.
Quindi le ciotole verranno lasciate a terra per 15-20 minuti e poi tolte per essere di nuovo riempite al pasto successivo (almeno 2 pasti al giorno).
E’ assolutamente sconsigliato somministrare cibo ai cani da tavola: abbiamo visto che i cagnolini appartenenti al gruppo e Yoghi in particolare elemosinano e ottengono cibo a tavola. Quindi sono i cani a decidere quando e quanto mangiare: anche nel momento del pasto è Yoghi a prendere l’iniziativa e invitare i proprietari a somministrargli cibo.
Per evitare tutto questo, i componenti della famiglia potranno mettere da parte tutti i bocconi che vogliono dare ai cani per poi somministrarli in seguito una volta che avranno sparecchiato la tavola.

Gestione dello spazio
Dal momento che i proprietari hanno espressamente richiesto di non togliere l’uso di divani, poltrone e letti ai cani, Yoghi potrà tranquillamente riposarvi sopra. Ad una condizione però: solo dopo il consenso dei proprietari.
In pratica, se durante la giornata Yoghi salirà sopra il divano di sua iniziativa, dovrà essere gentilmente richiamato a terra e una volta giù gli verrà dato il consenso di salire ma solo dopo avergli fatto eseguire un ‘seduto’. Nel far scendere il cane non si dovranno usare modi bruschi (mai dare occasione di scatenare conflitti o competizioni), né tantomeno prendere di forza il cane e tirarlo giù (allora sì che si scatenerebbe il conflitto con il rischio di provocare un’aggressione).
Semplicemente la sequenza sarà questa:

“Yoghi scendi” Se non scende ci si allontanerà e ci si abbasserà richiamandolo (vedi post precedente sul ‘richiamo’). Una volta sceso verrà premiato con un “ok” e un bocconcino.

Subito dopo gli verrà richiesto un ‘seduto’…

…e una volta eseguito gli sarà permesso di salire “ok, sali”

Questo vale anche per il letto nel momento in cui si andrà a dormire.

Far scendere Yoghi tutte le volte che prova a salire addosso
Tutte le volte che i cani (per non modificare la struttura del gruppo dovremo comportarci così anche con gli altri cagnolini) tentano di salire addosso con le zampe anteriori ci dovremo voltare rapidamente in modo da farli scendere e una volta a terra li premieremo dicendo loro “ok, bravo”. Subito dopo faremo eseguire un ‘seduto’ prima di dar loro di nuovo attenzione.

Giochi
Con Yoghi si giocherà al riporto della palla (vedi post precedenti).
Ricordo di giocare con lui da solo in modo tale da non creare troppa confusione nel gioco.
Il gioco servirà a rafforzare il legame con lui e a creare un rapporto di fiducia nei confronti dei proprietari.

Se ruba oggetti
In questo caso non dovremo rincorrere il cane per tutta casa ma semplicemente allontanarsi da lui, richiamarlo verso di noi con il solito metodo e somministrargli dei bocconcini. Nel momento in cui lui si mette a mangiare con tutta calma andremo a recuperare l’oggetto rubato.
Se, poi, Yoghi dovesse continuare a tenere l’oggetto e a non rispondere al richiamo non dovremo far altro che avvicinarsi a lui e lanciargli dei bocconcini a qualche metro di distanza. Nel momento in cui il cane va a mangiare andremo a recuperare l’oggetto rubato.
Al posto dei bocconcini potremo anche utilizzare la pallina, lanciandola a distanza di qualche metro in modo da far allontanare Yoghi dall’oggetto che ha rubato per poi andarlo a recuperare con tutta calma.
Tutto ciò per non creare ancora una volta un conflitto tra cane e proprietario e permettere ai proprietari di gestire il momento difficile senza alcun rischio.
Uscite in passeggiata
Abbiamo visto che Yoghi è molto contento quando esce: per lui è un’occasione di svago e divertimento. Per cui almeno una volta durante la giornata uno dei componenti della famiglia lo porterà fuori in passeggiata.
Attenzione, però, a gestire il momento in modo corretto: se è Yoghi a venire da noi per richiederci con insistenza di andare fuori mostrandosi troppo agitato non dovrà essere considerato; nel momento in cui, invece, Yoghi si mostra tranquillo, prenderemo il guinzaglio, lo richiameremo e solo dopo avergli fatto eseguire il ’seduto’ gli metteremo il guinzaglio e lo porteremo in passeggiata.


A questo punto devo puntualizzare che questa è la terapia comportamentale prescritta per Yoghi e i suoi proprietari. Sottolineo il fatto che ogni protocollo è personalizzato e difficilmente può essere utilizzato su altri soggetti e in altre situazioni, almeno non senza effettuare una visita comportamentale.

Ancora un caro saluto a Yoghi e ai suoi familiari, buon lavoro!

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