Max scrive…
Scusate ma questa ve la devo
proprio raccontare: tempo fa ero assalito da dubbi terrificanti, pensavo di
essere affetto da uno sdoppiamento di personalità!
Nella testa mi ricorreva
sempre questa domanda:
“Ma io, sono predatore o
preda…falco o agnellino?”
Sì, insomma, mi dicevo:
“In effetti certe volte mi
sento un predatore: rincorro palline di carta per tutta casa, salto addosso a
coniglietti di pezza e quando vado in giro sui tetti mi piace cacciare topolini
e lucertole. Quindi sono un terribile predatore!”
Ma poi bastava un rumore
forte e improvviso per farmi gonfiare come un pesce palla e scappar via a
nascondermi a gambe levate.
“Allora” pensavo “sono
proprio un fifone, scappo come un coniglio di fronte ad una volpe, dunque…mi
comporto come una preda!”
“Ma no, non è così Max”
continuavo a ripetermi “a te piace dormire in alto e controllare il territorio,
così se passa una preda…zacchete, gli balzi addosso per papparla in un sol
boccone!”
“Eh sì, questo è vero” mi
diceva una parte di me “ma pensaci bene Max, anche le prede stanno sugli alberi
e quindi si riposano in alto per difendersi dai predatori”
“E poi” mi ripeteva sempre
quella vocina “perché mai dormi quasi sempre con un occhio solo: a volte riesci
a fare dei sonni profondi ma il più delle volte ti svegli al minimo
rumore…questo non lo fanno le prede?!”
“Sì è vero, ma è anche vero
che a te piace la notte” attaccava l’altra vocina “perché…di notte si caccia
meglio!”
“Ma è altrettanto vero che la
notte si incontrano meno nemici e quindi c’è meno pericolo per te!”
Preda o predatore, predatore
o preda…appena prendevo un po’ di sonno immaginavo di essere rincorso da un
branco di lupi e di andarmi a nascondere nel cavo di un albero. Poi
improvvisamente cambiava scena e mi vedevo riflesso in una pozza d’acqua con la
faccia insanguinata e i miei denti aguzzi bene in vista, proprio come Dracula!”
Aaah! Che spavento! Ad un
certo momento non ho retto più, pensavo di impazzire!
Così sono andato dal mio
strizzacervelli e gli ho esposto il problema.
“Caro Max” mi ha rassicurato
con quella sua voce tipica degli strizzacervelli “ la soluzione è molto semplice:
tu sei entrambe le cose. O meglio, tu in quanto gatto sei un cacciatore
eccezionale, un eccellente predatore. Ma in natura hai anche dei nemici da cui
ti devi difendere e…alcuni di loro – pensa ai lupi dei tuoi incubi – se hanno
l’occasione sono ben contenti di servirti per cena! Quindi, amico mio, mettiti
l’animo in pace! Devi essere orgoglioso di avere tutte queste caratteristiche
che ti rendono così speciale. Tu, caro Max, non sei né falco né agnellino…sei
semplicemente o per meglio dire meravigliosamente un gatto!”
Grazie doc!!!
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