Zac risponde…
Caro
Armandino,
grazie
per i gustosi bocconcini che mi hai promesso ma…ci ho già pensato da solo. La prossima
volta ricordati di chiudere meglio lo sportello della credenza eh, eh, eh!
Ma veniamo al nostro amico Scheggia...che ti posso dire…hai proprio ragione tu:
non si tratta di ‘dispetti’, ma solo di grande confusione e forse anche di una
non perfetta intesa tra il cane e la sua famiglia. Voglio dire…da una parte Scheggia,
avendo troppi posti dove andare a far pipì (il balcone, il bagno ma anche fuori
al parco), probabilmente non riesce bene a capire dove può e dove non può fare
i suoi bisognini, mentre dall’altra non posso fare a meno di notare che, dal
momento che urina un po’ per tutta casa, è lui a decidere di eliminare dove
meglio crede: in pratica, non avendo regole ben precise e, probabilmente,
essendo lasciato un po’ a se stesso, fa di testa sua senza dare ascolto a
nessuno.
In
più ci sono le punizioni…beh, quelle aumentano la confusione nella mente del
povero Scheggia tanto da far sì che il cagnolino si sia ridotto a far cacca e
pipì di nascosto!
Ti
ricordo Armandino (anche se tu probabilmente lo sai benissimo) che le punizioni
date a distanza dal ‘reato’ commesso servono solo a spaventare il cane, non a
educarlo. Se proprio si vuole sgridare è bene farlo nel momento in cui il ‘reato’
viene commesso: in questo modo il cane metterà in relazione la punizione con la
sua ‘cattiva azione’.
Ma
comunque la regola d’oro rimane sempre questa: premiare un comportamento
corretto è molto meglio che punire un comportamento sbagliato!
E
allora? Con Scheggia…che fare?
Beh,
innanzi tutto sarà opportuno cominciare a portar fuori il pelosetto in modo
più regolare e costante: 4 uscite giornaliere a orari fissi, diciamo…la mattina
alle 8.00, poi alle 12.00, nel pomeriggio alle 16.00 e la sera alle 22.00. Del
resto in famiglia, da quello che ho capito, sono in tanti e ogni componente del
gruppo può incaricarsi di portar fuori Scheggia almeno una volta al giorno.
Ogni volta
che farà cacca e pipì fuori verrà premiato con un bocconcino o anche
semplicemente con un ‘ok, bravo’ e una carezza.
Scheggia
imparerà, così, che fare i bisognini fuori è più bello e interessante, per cui
gradualmente verrà tolta prima la cassettina igienica in bagno e qualche tempo
dopo anche quella che si trova sul balcone; il tutto richiederà certamente un
po’ di tempo ma pian piano si abituerà.
E se
durante questo periodo Scheggia dovesse fare di nuovo i bisogni in casa?
Beh,
poco importa: il cane verrà fatto passare in un’altra stanza senza sgridarlo né
fare facce imbronciate (anche l’espressione del viso serve a comunicare non
dimentichiamolo) e pulirà con acqua e sapone neutro (senza usare prodotti
contenenti cloro o ammoniaca).
E poi,
forse questo è il punto più importante di tutti, la famiglia dovrà passare più
tempo con lui: tutti si dovranno dedicare di più a Scheggia, coinvolgerlo nelle
attività quotidiane, aumentare le occasioni di passeggiata anche solo per il
piacere di portarlo con sé. Anche gli esercizi di educazione di base e i giochi
sono molto importanti…il gioco sarà uno strumento fondamentale per dialogare con
lui!
Quali
sono i giochi e gli esercizi?
Consiglia
a Michelino di andarsi a leggere tutte le letterine che ci siamo scambiati nei
mesi precedenti, lì troverà tutto ciò che gli serve!
Ma
che vedo, nella credenza sono rimasti ancora 3 o 4 di quei bocconcini…sai
quelli tanto puzzolenti per te e altrettanto gustosi per me?
Beh,
visto che a te non piacciono farò un sacrificio e andrò a gustarmeli nella mia
cuccia in santa pace!
Gnam,
gnam, gnam!!!
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