mercoledì 12 dicembre 2012

Berta e le scale...


E adesso parliamo di Berta!
Come Zac ci ha già accennato nel post precedente lei è stata adottata l’estate scorsa dalla sua amica Ester.
Quello che conosciamo riguardo alla sua storia prima dell’adozione è che Berta ha vissuto per qualche mese in strada aspettando sempre nel solito posto quell’essere (difficile da definire persona o animale) che così vigliaccamente l’ha scaricata da una macchina.
Una volta accolta dalla nuova famiglia Berta è riuscita ad inserirsi molto bene con le altre due cagnoline (Stella e Louise) assumendo un ruolo gregario nei confronti di Louise, la più anziana del gruppo.
Il rapporto con Ester è stato da subito meraviglioso tanto che tra loro si è stabilito un legame molto forte.
Nonostante questo legame, però, Berta non riusciva a vincere la sua grande paura delle scale. Berta, infatti, mostrava disagio quando saliva le scale dell’appartamento dove vive con Ester ma soprattutto si bloccava nel momento in cui doveva scenderle.
Il problema non era da poco vista la mole della ‘piccola’ cagnolina: più di 40 kg.
Lo stesso comportamento fobico era esibito anche nei confronti delle scale della casa di campagna. Quindi Berta era costretta a dormire al piano inferiore e ogni sera lei e la sua amica Ester dovevano sperimentare la frustrazione di non riuscire a stare insieme!
Fortunatamente al parco Berta era un altro cane: riusciva a salire e scendere le scale dei giardinetti molto agevolmente…aveva, cioè, contestualizzato la sua fobia nelle situazioni di ambiente domestico.
Il programma di riabilitazione comportamentale è stato il seguente:

- Per un po’ di tempo (almeno 15 giorni) Berta ha dovuto stare lontana dalle scale…o meglio Ester non ha provato a far salire né tantomeno a scendere le scale di casa a Berta. Questo perché ogni volta che il cane vive l’esperienza fobica ci sono notevoli possibilità che la fobia si rinforzi e addirittura il cane si sensibilizzi ad altri stimoli associati a quello iniziale: in questo modo la fobia da semplice diventa complessa, generalizzata.

- Al parco, invece, durante questi 15 giorni Ester ha continuato a far salire e scendere le scale cercando di rendere il contesto molto divertente e invitante!

- Nel frattempo Ester ha insegnato il ‘seduto’ (vedi post precedente) e il ‘resta’.
Del ‘resta’ parleremo in seguito ma un piccolo accenno lo possiamo fare anche adesso: in pratica si chiede il ‘seduto’ al cane e poi si comincia ad allontanarci gradualmente premiando al nostro ritorno. In questo modo si insegna al cane ad attendere seduto fino al momento in cui non ritorniamo da lui o gli diamo il consenso per venire da noi. Sembra difficile ma è più facile di quello che sembra!

- Una volta appreso il ‘resta’ Ester ha fatto eseguire l’esercizio a Berta sulle scale del parco.
In pratica:
Ester portava Berta in cima alle scale del parco, le richiedeva un ‘seduto’ e poi solo lei scendeva le scale facendo eseguire a Berta il ‘resta’.
Una volta arrivata in fondo alle scale Ester si accovacciava e la richiamava dicendole ‘Vieni’ (vedi esercizio del ‘richiamo’ nei post precedenti). Appena Berta arrivava da lei, veniva premiata con un Ok e bocconcino!

Trascorsa questa fase Ester ha cominciato a lavorare con Berta sulle scale di casa un po’ alla volta. In pratica ha iniziato facendole salire due gradini, seguendo poi la solita sequenza: ‘seduta’, ‘resta’, ‘vieni’, ‘ok’ bocconcino!

Non tutto è andato liscio subito però! Le prime volte Ester mi ha contattato per dirmi che nonostante al parco Berta si comportasse egregiamente, al momento di lavorare a casa si bloccava ed eseguiva gli esercizi in maniera forzata…era ancora molto spaventata! Il nostro intento era quello di far vedere a Berta le scale sotto un aspetto nuovo, non più come qualcosa di ostile ma come qualcosa di divertente o quantomeno neutro.
Per questo ho consigliato ad Ester di iniziare a lavorare di nuovo in vicinanza delle scale ma senza farla salire.
Beh, in poco tempo Berta è riuscita non solo ad eseguire gli esercizi vicino alle scale, ma anche a salirle e scenderle senza difficoltà!
Giudicate un po’ voi…

Come alcuni di voi avranno notato Berta sembra aver associato la discesa delle scale non solo al bocconcino (che Ester nel video non somministra per ovvie ragioni dal momento che tiene la telecamera), ma anche alla gioia dell’uscita di casa!

Complimenti a Ester ma soprattutto alla splendida Berta!  


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