Zac scrive…
Eccoci qua di nuovo,
caro Armandino.
Stavolta ti scrivo con
questa macchina strana che i bipedi chiamano computer…per la precisione con la
posta elettronica! Come l’ho scoperta?
Beh, l’altro giorno ho
fatto una capatina in casa dei Giorgi: sì quelli strani tipi che vivono con il
gatto Max.
Così, dopo aver
scorazzato ben bene nel corridoio, ho infilato il muso attraverso la porta
dello studio è ho visto l’obeso felino appollaiato sul computer. Sembrava
dormisse, ma guardando meglio ho notato che il furbastro in realtà era sveglio
e ogni tanto allungava le zampacce sulla tastiera per scrivere chissà che cosa!
‘Se lo fa lui che ha un
QI pari a -1 lo posso fare anch’io, no?’ mi sono detto. E così ho fatto!
Allora, dove eravamo
rimasti…ah sì, al gioco!
Perché, per il cucciolo
soprattutto, è importante giocare?
I motivi sono molti:
tramite il gioco il cucciolo apprende i comportamenti giusti per comunicare con
i suoi simili e con gli umani, misura le sue forze, impara a coordinare i
movimenti e a controllare il morso.
Sì, perché nel momento in cui, per esempio,
morde troppo forte un altro cuccioletto e questo piange, subito il contatto si
interrompe.
Quando sono ancora più
piccoli, poi, è la mamma, che se presente alla scena, subito interviene e
interrompe il gioco troppo irruento. Aprendo una piccola parentesi devo dire
che la presenza della madre nei primi mesi di vita è importantissima per avere
dei cuccioli ben educati. Diciamo che l’età migliore per adottare un cucciolo
da parte degli umani va dai 2 ai 3 mesi.
Ma l’attività ludica –
che cane colto, eh? - non è solo importante per i mocciosi: anche a noi più
grandicelli piace giocare e imparare con il gioco!
Certamente, il gioco è anche
un modo per apprendere i migliori comportamenti del galateo canino, perché
mantenere sempre un certo bon ton è importante anche per noi pelosi che quando
ci incontriamo ci annusiamo il didietro!
Come giocare? Beh,
questa è un’altra storia…
Un inchino…per gioco,
mio piccolo Armandino!
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