Zac scrive…
Ok Armandino,
abbiamo parlato di alcuni giochi…servono per
divertirsi ma soprattutto rafforzano molto il rapporto a 6 zampe! Ce ne sono
tantissimi e quelli di cui abbiamo parlato - che strano…un cane che parla,
mah?! – sono solo una parte di quelli che descriveremo più avanti. Ma alla base
di tutti i giochi con l’umano a due zampe c’è il legame che il bipede stesso è
riuscito a creare con il proprio compagno. Come?
Beh, la fiducia, la stima, il rispetto sono
cose che si conquistano ogni giorno, si sa!
Però un esercizio molto utile è certamente
quello dell’’attenzione’. Questo esercizio si può fare sia con il cucciolo
(sarà molto facile e divertente), sia con qualsiasi altro quattrozampe anche se
un po’ più cresciutello.
Si prenderanno dei gustosi bocconcini (come mi
piacciono i pezzetti di wurstel al pollo!) e si inizierà in un luogo
tranquillo, come può essere l’appartamento, il giardino di casa o un angolo del
parco non troppo trafficato.
Il bipede chiamerà il cagnolo verso di lui, gli
chiederà un ‘seduto’ (sì, sì, ok, prima o poi parleremo del ‘seduto’) e subito
lo premierà con un bocconcino. Poi comincerà a camminare lentamente in una
direzione tenendo il bocconcino nascosto in mano all’altezza del petto in modo
tale che il seguace quattrozampe per guardare la mano con dentro il bocconcino
è costretto a tenere lo sguardo verso il muso del bipede.
Così, quando l’attenzione del peloso sarà
rivolta al suo amico ominide, verrà premiato prima con un ooook! e subito dopo
con un bocconcino, mentre se il monello distoglie lo sguardo si aspetterà un
po’ e poi si richiamerà.
Attenzione a non richiamare troppo spesso, in troppi modi differenti e usando frasi interminabili. Richiami del tipo ‘Ehi, Lucky, Lucky, Lucky, Lucky….’ oppure ‘Che fai Lucky, non vedi che il tuo padroncino è qua, soltanto qua e nient’altro che qua?’ stordirebbero anche la mente di un maestro di yoga, non credi?
Attenzione a non richiamare troppo spesso, in troppi modi differenti e usando frasi interminabili. Richiami del tipo ‘Ehi, Lucky, Lucky, Lucky, Lucky….’ oppure ‘Che fai Lucky, non vedi che il tuo padroncino è qua, soltanto qua e nient’altro che qua?’ stordirebbero anche la mente di un maestro di yoga, non credi?
Una parola oppure un suono che sia sempre lo
stesso, facendo attenzione a non pronunciarlo troppo spesso altrimenti l’efficacia
del richiamo si perde. Qualcosa del tipo
‘Ehi’, detto dolcemente, naturalmente, e non come lo dice Fonzie (sì, quello di
Happy days per intendersi).
Così facendo ogni tanto il bipede cambierà
direzione con il suo fedele, attento, compagno al seguito!
Come terminare la sessione di allenamento?
Perché non vai a rileggerti la letterina che riguarda il gioco del ‘tira e
molla’?
Scusa ma adesso vado un po’ sulla terrazza a
richiamare i miei pelosi amici…so che non si fa ma a volte, proprio, non
resisto, devo proprio....ululare…Ahuuuuuuuu!!!
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