sabato 24 novembre 2012

Il richiamo...perchè a volte non funziona?








Armandino scrive…

Zac, Zac, Zac...non nel senso della forbice…voglio dire…
…ecco, ecco, Zac, ti volevo dire…ho trovato!
Sì, ci ho riflettuto a lungo e ho capito i motivi per cui il richiamo a volte non funziona.

Per esempio ho capito che se si chiama il cane con voce grossa e autoritaria il peloso si spaventa e difficilmente viene.

Oppure, se si punisce il cane che tarda a venire da noi quando lo richiamiamo, lui vedrà il richiamo come una punizione e quindi col cavolo che torna!!!

Alcune posture come per esempio rimanere in piedi con le braccia allungate verso il cane, messi frontalmente, offrendo quindi un’immagine di sé molto grande…beh, anche così non va bene! Il cane verrà più facilmente da noi se utilizziamo la posizione accovacciata, obliqua che tu hai descritto precedentemente.

Anche richiamare il cane solo alla fine della passeggiata per mettergli il guinzaglio è sconsigliato: il quattrozampe capirà che è il momento di andar via e guardandoci di soppiatto correrà verso i suoi amici a giocare. Semmai si dovrà richiamare il nostro amico tenendo il guinzaglio in mano e appena arriva dargli un bocconcino per poi lasciarlo andare. Si ripeterà l’operazione più volte e nel momento in cui dobbiamo andar via gli faremo un bella carezza e gli metteremo il guinzaglio. Così per lui venire da noi non sarà più una punizione.

Anche rincorrere il cane per tutto il parco nel tentativo di prenderlo è sbagliato: così sarà lui a richiamare noi…riuscite sempre a fregarci, eh?!
Piuttosto sarà opportuno richiamare il peloso amico andando nella direzione opposta a lui.

E’ sbagliato pure chiamare il cane mille volte:
“Ehi Rocky, Rocky, Rocky…”
“E basta!!! Che suono noioso e ripetitivo” penserà il quattrozampe “io me ne vado da quella bella cagnolina e a te, giradischi rotto, non ti calcolo neanche un po’!”

Sarà, invece, bene lasciare divertire il nostro cane e nel momento in cui gli stimoli esterni sono per lui poco interessanti, così, cogliendo il tempo giusto – proprio come un bravo comico – si richiamerà l’attenzione verso di noi per poi ricompensarlo quando arriva.

E quindi.
Ehi Zac, vieni, ok bravo…
…questa letterina è per te!

 

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